Nella notte tra l’11 e il 12 novembre 2024, la nave Visalli è approdata al porto di Brindisi, riportando in Italia sette migranti precedentemente trasferiti nel centro di Gjader, in Albania. Questo rientro è avvenuto a seguito della decisione del Tribunale di Roma, che ha sospeso la convalida del trattenimento dei migranti, rimettendo la questione alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea.
I sette migranti, originari di Egitto e Bangladesh, erano stati trasferiti in Albania nell’ambito di un accordo tra Italia e Albania volto a gestire le richieste di asilo al di fuori del territorio italiano. Tuttavia, il Tribunale di Roma ha ritenuto che i Paesi di provenienza dei migranti non possano essere considerati “sicuri”, in linea con una recente sentenza della Corte di Giustizia Europea.
Questa è la seconda volta in dieci giorni che i giudici bloccano il trasferimento di richiedenti asilo egiziani e bengalesi nel centro albanese di Gjader, evidenziando le difficoltà legali nell’attuazione dell’accordo tra i due Paesi.
Il Ministero dell’Interno italiano ha annunciato l’intenzione di costituirsi davanti alla Corte di Giustizia Europea per sostenere la validità del protocollo Italia-Albania, mentre il dibattito sulla gestione dei flussi migratori e sulla definizione dei “Paesi sicuri” continua a essere al centro dell’attenzione politica e giudiziaria.