
(ANSAmed) – BELGRADO, 25 NOV – Oltre 600 migranti irregolari
sono stati intercettati e fermati dalla polizia serba in una
vasta operazione condotta a partire dalla notte scorsa nel nord
del Paese a ridosso della frontiera con l’Ungheria. Come
riferiscono i media, nella zona interessata – tra Subotica e il
valico di frontiera di Horgos – è giunto anche il ministro
dell’interno Bratislav Gasic. L’operazione aveva preso il via
dopo una sparatoria segnalata da abitanti della zona, che aveva
visto protagonisti gruppi di migranti. Un giovane ventenne era
rimasto ferito da colpi d’arma da fuoco al petto. Nel corso di
controlli e perquisizioni sono state trovate e sequestrate anche
armi e altri oggetti, compreso un berretto con i simboli
dell’Uck, l’Esercito di liberazione del Kosovo che combattè
contro le forze serbe nel conflitto armato del 1998-1999.
L’operazione di polizia è diretta anche a individuare
eventuali responsabili di organizzazioni criminali attive nel
traffico di esseri umani lungo la rotta balcanica, battuta senza
sosta da migliaia di profughi e migranti provenienti da Asia
centrale e Medioriente e diretti nei Paesi occidentali
dell’Unione europea. Stando ai media, le forze di polizia hanno
avviato una operazione di controllo anche nella capitale,
Belgrado, dove è tornato a crescere il numero di migranti
irregolari che bivaccano in parchi e spiazzi cittadini, come
avvenuto durante la drammatica crisi migratoria lungo la rotta
balcanica nel 2015-2026. Il ministro Gasic ha promesso
tolleranza zero contro tutti coloro che non sono in regola e che
violano i canoni di comportamento minacciando l’ordine pubblico
e la sicurezza dei cittadini. Tutti i migranti fermati, è stato
precisato, saranno trasferiti in centri di accoglienza nel sud
della Serbia. (ANSAmed).
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