Migranti: superstiti naufragio 2013 al cimitero di Lampedusa

(ANSA) – PALERMO, 04 OTT – Alcuni dei naufraghi del 3 ottobre
2013 sono stati al cimitero di Lampedusa dove hanno portato dei
fiori ai loro “fratelli” che hanno perso la vita nel tentativo
di arrivare in Europa. Ad accompagnarli il presidente del
comitato 3 ottobre, Tarele Bhraine. All’indomani delle
commemorazioni, fra piazza Castello, Porta d’Europa e le acque
antistanti a Lampedusa, nel punto esatto in cui naufragò il
barcone che provoco’ la morte di 368 persone, alcuni dei
naufraghi hanno scelto, in silenzio, e lontano dalle luci della
ribalta giornalistica, di andare a pregare sulle tombe di coloro
che, in fuga dall’Africa, non sono mai arrivati a Lampedusa.
    I trentenni eritrei, salvati da Vito Fiorino con la sua
imbarcazione “Gamar”, abitano tutti in Svezia e sanno di essere
fortunati. I giovani naufraghi si sono soffermati soprattutto
davanti a foto e croci di neonati o bambini piccoli, tumulati al
cimitero di Cala Pisana. (ANSA).
   


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