• Screenshot
  • Mihajlovic, già aria di derby. E il Milan “dimentica” l’Inter

    MihajlovicNel comunicato di benvenuto dei rossoneri si parla del passato da calciatore di Sinisa alla Stella Rossa e alla Lazio. Ma nessun accenno a quello nerazzurro. Dove ha pure vinto tanto.

    Fa nulla che sia il primo giorno, perché, evidentemente, l’arrivo di Sinisa Mihajlovic nel mondo milanista ha già riscaldato, a Milano, il clima da derby. Perché? Il caso (se vogliamo anche un po’ una curiosità che fa sorridere) nasce leggendo il comunicato di benvenuto del Milan dedicato al tecnico serbo, nel quale la società rossonera “dimentica” i trionfi e i successi di Sinisa Mihajlovic con la maglia dell’Inter.

    Il terzo paragrafo della nota rossonera è una sorta di galleria dei trionfi del Sinisa Mihajlovic in versione calciatore. Così il Milan dedica l’incipit sottolineando come Mihajlovic sia stato “compagno di squadra di Dejan Savicevic, gloria rossonera, nella Stella Rossa di Belgrado”. E, subito dopo, il tuffo nel passato è rivolto alle sue esperienze con i club. Il Milan sottolinea che “Sinisa ha vinto molto da giocatore a livello internazionale proprio con Stella Rossa e Lazio, oltre a vari trofei nazionali nella ex Jugoslavia e in Italia”. Non manca una parentesi privata, ma sempre riferita al mondo milanista. “Molto amico Mihajlovic di grandi stelle rossonere fra cui Andriy Shevchenko, Filippo Inzaghi e Clarence Seedorf, è personalità calcistica riconosciuta a livello europeo”. Bene, il comunicato finisce qui. Ma c’è proprio tutto? Non è manca qualcosa?

    Il “vuoto di memoria” del Milan c’è, e non si vede. A leggere frettolosamente sembra essere tutto all’insegna del politicamente corretto, ma leggendo e rileggendo ci si accorge che manca qualcosa. E non è un qualcosa di poco conto: nella carriera da calciatore di Mihajlovic il Milan getta un colpo di spugna sulle due stagioni passate con la maglia dei cugini interisti, dal 2004 al 2006. Stagioni, tra l’altro, anche non di poco conto, nei quali Mihajlovic è stato protagonista (globalmente 43 presenze e 7 gol tra campionato e coppe), dando un contributo a vincere uno scudetto (assegnato d’ufficio per le sentenze di Calciopoli), due volte la Coppa Italia e una Supercoppa italiana. Sembra proprio vero: l’alba dei derby di Milano versione 2015-2016 nasce sotto un acquazzone di giugno.

    Gazzetta.it