
(ANSA) – BOLOGNA, 30 MAR – “Qualche giorno fa ho ascoltato
con tristezza le parole di Siniša Mihajlovi? nella conferenza
stampa in cui ha annunciato che il cancro lo sta attaccando di
nuovo, stavo pensando a quanto è coraggioso quest’uomo!
Affrontare questa malattia è un dolore e una fonte di ansia
impareggiabili, ma è venuto a dirci: lo sto affrontando a sangue
freddo. È il vero significato dello spirito e della passione
verso tutto ciò in cui è impegnato”. Così Patrick Zaki, lo
studente egiziano dell’Università di Bologna a lungo detenuto
nel suo Paese ha manifestato sul suo profilo Facebook la propria
vicinanza all’allenatore del Bologna dopo l’annuncio che dovrà
tornare in ospedale per seguire una terapia contro la leucemia.
“Quando sono arrivato a Bologna – ha aggiunto – ho visto i
video dei giocatori che andavano a trovarlo in ospedale
mostrando il supporto sotto la sua finestra, la storia di
Mihajlovic è davvero stimolante e ti insegna a credere in te
stesso e a non perdere mai la speranza; quella è stata la mia
chiave per resistere fino a quando non sono stato rilasciato.
Credo che entrambi abbiamo avuto la fortuna di far parte del
Comune di Bologna e del Bologna Fc 1909 – ha proseguito Zaki – la città e il club che da sempre accoglie persone da tutto il
mondo per unirsi a loro e diventare dei veri e propri elementi
efficaci della città con tutte le sue istituzioni. Saremo sempre
grati di avere un allenatore come te – ha concluso – e saremo
sempre al tuo fianco fino al tuo ritorno in panchina, portandoci
a sempre più vittorie nei prossimi anni”. (ANSA).
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