Milan, la riscossa di Silvio Berlusconi: “Il presidente resto io, Barbara e Galliani non si toccano. Ecco qual è l’accordo con Mister Bee”.
“Il presidente resto io”. Silvio Berlusconi tiene duro e dopo il confronto con il broker thailandese Bee Taechaubol conferma la sua volontà di restare alla guida del suo Milan, “una questione di cuore”. Già sabato a pranzo aveva accennato alla possibilità di continuare a detenere “il 51% del club”, e a colloquio con Michele Brambilla sulla Stampa assicura: “Il Milan resta e resterà controllato dalla Fininvest”. E ancora: la figliaBarbara e l’ad Adriano Galliani non si toccano e che i nuovi potenziali acquirenti, thailandesi, arabi e cinesi, saranno soci di minoranza.
“Negli ultimi anni il calcio è stato profondamente cambiato dall’arrivo degli oligarchi russi e degli arabi – spiega Berlusconi -. In questo nuovo scenario, per la mia famiglia non era più possibile reggere la concorrenza. Vogliamo tenere il Milan in alto, e ci siamo resi conto che da soli non sarebbe più stato possibile. Per questo abbiamo deciso di andare alla ricerca di nuovi soci”. Con Mister Bee arrivano l’Ads Secutities di Abu Dhabi e la China Citic Bank: “Abbiamo raggiunto un accordo di massima. Il 51 per cento del Milan sarà di Fininvest, il restante 49 verrà diviso fra gli altri soci. Io resterò presidente, e resteranno anche mia figlia Barbara e Galliani”. Un accordo che non sembra, secondo quanto sottolinea Berlusconi, un “primo passo” per la cessione definitiva: “Prevede pure la possibilità che il Milan, a un certo punto, venga quotato in Borsa. Se questo succederà, ciascuno di noi soci si impegna a mettere sul mercato la medesima quota percentuale delle azioni, in modo che la maggioranza relativa resti comunque in mano a Fininvest. E che io resti presidente”. Mister Bee e i suoi partner hanno accettato perché “gran parte dell’accordo si basa sulla vendita del nostro brand in Cina, dove porteremo anche le nostre scuole calcio e la nostra esperienza in campo sanitario con Milan Lab. E io credo di essere l’italiano più conosciuto in Cina”.