
(ANSA) – MILANO, 06 OTT – “Non credo che l’inaugurazione di
Milano-Cortina avverrà in un eventuale nuovo San Siro, anche se
non entro nel campo delle competenze del pubblico”. Così
Giovanni Malagò, presidente del Coni, intervenuto a Bergamo
all’inaugurazione della due giorni di workshop tra centri
d’eccellenza dell’International Skating Union a Ice Lab, il
palaghiaccio cittadino.
“Non credo ci sia il tempo per realizzare un nuovo impianto a
Milano prima dell’inizio dei giochi. Come già premesso, io sono
presidente del comitato organizzatore delle Olimpiadi invernali
del 2026 che è una fondazione privata, mentre delle
infrastrutture si occupa l’agenzia (“Milano Cortina
Infrastrutture”, ndr) che è un soggetto pubblico – rimarca
Malagò -. In questo senso, dovendo occuparci di organizzazione e
di accoglienza, siamo spettatori interessati e il confronto è
quotidiano. Gli stanziamenti già ci sono, adesso aspettiamo il
nuovo governo per eventuali aiuti in più”.
Sul coinvolgimento del palaghiaccio bergamasco, Malagò è
possibilista: “A IceLab vedremo presto molti protagonisti di
Milano-Cortina. Sarà oggetto di pressanti richieste delle
delegazioni straniere nell’avvicinamento ai giochi. Ho
interloquito col sindaco Giorgio Gori su ipotesi diverse
rispetto al masterplan – prosegue Malagò – Quanto agli impianti
per ospitare le Olimpiadi, su Baselga di Pinè ci sono opinioni
discordanti e le riflessioni delle federazioni internazionali,
mentre noi abbiamo confezionato un dossier con gli azionisti
locali. Quando si fanno i castelli di carte, guai a togliere
quella sotto. Santa Giulia a Milano, invece, è un impianto
polifunzionale strategico la cui realizzazione è già prevista da
anni”.
Infine, per Malagò, Bergamo è “una città d’eccellenza non solo
per il pattinaggio di figura, ma per lo sport e la solidarietà
nel suo complesso. Recentemente abbiamo ricevuto al Coni il
padre di Yara Gambirasio per il sostegno alle sue iniziative a
favore dei giovani”. (ANSA).
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