Milano. Ferrari corre, ma i richiami di auto pesano su Fca

ferrari logoCONTI in rosso per Fca nel terzo trimestre dell’anno, mentre Ferrari chiude il primo trimestre da società quotata a Wall Street con un utile netto di 94 milioni di euro (+62%). I ricavi netti della casa di Maranello sono aumentati del 9%, attestandosi a 723 milioni di euro. Prosegue però la debolezza dell’azione, sotto i livelli dell’Ipo. Nei nove mesi Ferrari ha realizzato un utile di 235 milioni di euro, contro i 186 milioni di un anno prima. I ricavi sono cresciuti a 2,11 miliardi di euro, a fronte dei 2,011 miliardi di gennaio-settembre 2014. Per l’intero 2015, Ferrari prevede consegne per 7.700 auto, incluse le edizioni limitate della supercar LaFerrari, ricavi netti pari a circa 2,8 miliardi di euro e un margine operativo lordo tra 725 milioni e 745 milioni.

FCA, invece, ha chiuso il terzo trimestre dell’anno con una perdita netta di 299 milioni, a causa di 602 milioni di accantonamenti legati ai richiami di vetture, mentre i ricavi sono aumentati del 17%, a 27,5 miliardi di euro. Sono confermati, d’altra parte, gli obiettivi per l’intero 2015 del Lingotto, che erano stati rialzati nel secondo periodo dell’anno, mentre la previsione di indebitamento netto industriale scende in una forchetta di 6,6-7,1 miliardi di euro, rispetto ai precedenti 7,5-8 miliardi, grazie al collocamento del Cavallino. ll risultato operativo ha beneficiato della performance del mercato del Nordamerica, che ha più che raddoppiato il dato precedente, mentre quello del Sudamerica è tornato in positivo. Malgrado ciò, la reazione di Borsa è stata negativa, con il titolo che a Milano ha chiuso in ribasso del 2,18 per cento.

FIATCHRYSLER ha comunque confermato i numeri attesi per l’intero esercizio: consegne a livello globale a circa 4,8 milioni di veicoli; ricavi a oltre 110 miliardi di euro; Ebit adjusted pari o superiore a 4,5 miliardi di euro; utile netto adjusted pari a circa 1,2 miliardi di euro con un utile base per azione adjusted pari a circa 0,77 euro. E il numero uno Sergio Marchionne ha riconfermato nella conference call di ieri pomeriggio anche i target al 2018.
Elena Comelli

Resto del Carlino