Era deceduto di Covid il 23 marzo, lasciando due figlie, tre sorelle e numerosi nipoti: ma per errore, in uno dei periodi più difficili dell’emergenza coronavirus, un preside in pensione è stato sepolto al cimitero Maggiore di Milano nel “campo 87”, il campo dei «senza famiglia», dove vengono sepolti i deceduti che non hanno più parenti che ne reclamano la salma. Un errore terribile, come racconta oggi il Corriere della Sera, che spiega la situazione con una telefonata avvenuta il 27 marzo, 4 giorni dopo la morte, tra una delle figlie dell’uomo con una dottoressa del Fatebenefratelli, dove era ricoverato.
La fatica del medico, l’aumento dei morti negli ospedali potrebbero essere la causa del disguido, uniti al fatto che la famiglia non poteva muoversi per il lockdown. La telefonata è di quelle dai toni scioccanti. «Buongiorno – ricostruisce il quotidiano – purtroppo devo informarla che sua madre è deceduta». «Ma come? – la risposta della donna —. Mia madre è morta anni fa. È mio padre che è deceduto. Mi avete già avvertito lunedì sera». «Ah, mi dispiace tanto. Mi scusi per l’errore. È che qui non sappiamo più dove mettere i morti».