Milano, Rocco Siffredi stupisce: “No alle maestre su OnlyFans”, tra lavoro e libertà online

Rocco Siffredi, icona del cinema per adulti, torna a far discutere per le sue posizioni su OnlyFans e sull’uso della piattaforma da parte di chi svolge lavori con codici professionali rigidi. Intervistato ieri, lunedì 25 agosto, dal “Corriere della Sera”, il pornodivo ha dichiarato di sentirsi in diritto di esprimere una forma di “bigotteria” quando si tratta di certi argomenti, come il caso della maestra d’asilo licenziata per aver gestito un profilo sulla piattaforma. Secondo Siffredi, chi sceglie una professione deve rispettarne le regole implicite, e la diffusione autonoma di contenuti sessuali online non sempre garantisce consapevolezza delle conseguenze.

Pur non rinnegando la propria carriera nel mondo del porno, Siffredi osserva con preoccupazione la tendenza a “far da sé”: molte donne si definiscono content creator, ma i materiali pubblicati sono principalmente di natura sessuale, e spesso si illudono che il loro pubblico rimanga limitato ai fan. Il pornodivo sottolinea che una volta che i video vengono immessi in rete, restano disponibili in modo permanente, un aspetto che può avere ripercussioni significative, come racconta anche nel suo ultimo film “Blue”, diretto da Eleonora Puglia, in uscita la prossima primavera, dove affronta i rischi della rete e delle piattaforme online.

Siffredi ha inoltre commentato la dinamica di gruppi online dove utenti condividono immagini intime di partner senza consenso, definendola una “goliardata maschilista” più che un atto di cattiveria, e osservando come la mentalità dei rapporti sia cambiata rispetto al passato. Pur con qualche indulgenza verso questo fenomeno, resta fermo nel suo invito alla consapevolezza, ricordando che libertà e responsabilità devono sempre andare di pari passo, soprattutto quando il lavoro e la vita privata si incontrano sul web.

Attualmente, Siffredi sarà la guest star della ventunesima edizione del Bergamo Sex, in programma il prossimo weekend, continuando a essere protagonista di dibattiti che intrecciano pornografia, etica professionale e nuovi media digitali.