Milano, scarcerato poliziotto che ha investito e ucciso 25enne

L’agente era risultato positivo all’alcol test. La vittima era sulle strisce: ha fatto un volo di quasi 40 metri

Torna libero Giusto Chiacchio, l’agente della Polizia di Stato che sabato all’alba ha travolto e ucciso a bordo di un’Audi Q2 il 25enne Matteo Barone in via Porpora a Milano mentre il giovane attraversava sulle strisce. Il gip di Milano, Roberto Crepaldi, ha convalidato l’arresto eseguito in flagranza dalla polizia locale ma, dopo l’interrogatorio di questa mattina in carcere a Bollate, non ha disposto alcuna misura per il 26enne, risultato positivo all’alcol test con un tasso di 0,6, rigettando la richiesta del pubblico ministero Maurizio Ascione che aveva chiesto la custodia cautelare in carcere per il rischio di reiterazione del reato. Chiacchio, assistito dall’avvocato Giuseppe Maria De Lalla, si è fermato a prestare soccorso dopo l’incidente all’angolo con via Ingegnoli. Gli è stata sospesa la patente di guida.

Il ragazzo travolto ha fatto un volo di 38 metri

Avrebbe fatto un “sobbalzo” di circa 38 metri il corpo di Matteo Barone, il 25enne investito e ucciso sabato mattina alle 5.35 in via Porpora dall’auto guidata dal poliziotto Giusto Chiacchio. È quanto emerge dall’ordinanza con cui il gip Roberto Crepaldi ha rigettato la richiesta di custodia cautelare in carcere per il 26enne dopo l’interrogatorio di convalida dell’arresto in flagranza. “Andavo tra i 50 e i 70 km/h – ha detto l’agente delle forze dell’ordine trovato positivo all’alcol test -. Avevo bevuto due gin tonic”. L’uomo ha detto di aver visto una persona entrare nel proprio “campo visivo” e che secondo lui “correva sulle strisce pedonali”. Un testimone ha riferito invece di aver visto un’auto provenire “a forte velocità” ma non sono ancora stati eseguiti gli accertamenti tecnici sul punto. Secondo il gip su Chiacchio ci sarebbero “gravi indizi di colpevolezza” per il reato di omicidio stradale ma l’indagato è “incensurato” e “al netto della sua appartenenza alle forze dell’ordine” è stato “collaborativo” durante l’udienza di convalida e la sospensione della patente è sufficiente a evitare il “pericolo di reiterazione”.

La dinamica dell’incidente

Il conducente del veicolo proveniva da piazza Gobetti e percorreva via Porpora in direzione centro città, l’attraversamento pedonale dove è avvenuto il sinistro è quello tra via Porpora e via Ingegnoli. Per il guidatore dell’auto sono stati richiesti gli accertamenti sanitari all’ospedale Città Studi dove è stato trasportato in codice verde.

LaPresse