Il Psd intende ripartire dal proprio elettorato e dal prossimo congresso di partito. Da via Rovellino, attraverso una nota, non si nasconde la delusione per l”esito del ballottaggio e per gli effetti del premio di maggioranza che in Consiglio, sottolinea una nota, “stravolge la rappresentanza determinata al primo turno”. Ma il Partito dei socialisti e democratici intende ripartire “dai 1392 compagni che ci hanno sostenuto il 20 novembre- prosegue il testo- e dalla capacita” di elaborazione di progetti e proposte di legge che dalla data di fondazione nel 2005 ci ha accompagnato sia in posizione di governo che di opposizione”. E ancora: “Siamo tutt’ora convinti-scrivono dalla sede del partito- che gli ultimi quattro anni siano stati utili per affermare un percorso di cambiamento e riforme necessarie”. Ma ora le parti si invertono: “In ogni caso- prosegue infatti la nota- la responsabilità di governare e di applicare il proprio programma di governo spetta alla coalizione Adesso.Sm”. E nel corso della prossima legislatura “il Psd senz’altro segnalerà le situazioni di contraddizione già espresse in campagna elettorale- mandano a dire da via Rovellino- e non mancherà in ogni momento di fare presente le idee ed il programma presentato alla cittadinanza”. Il partito ha convocato infine il Consiglio Direttivo mercoledì prossimo, in cui “sarà posta al centro dell’attenzione l’ascolto del nostro elettorato, a tutti i livelli, accogliendo le naturali critiche per un risultato che non ha premiato alcune delle scelte compiute”. Non solo: durante il Direttivo “sarà altresi” valutata- conclude la nota- la data di convocazione del Congresso del partito e l”assetto dello stesso nella fase di transizione, ragionando sul necessario ricambio e rinnovamento, non fini a se” stessi, ma con l”obiettivo di potenziare la nostra azione politica”. (Cri/Dire)
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