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  • Misano Adriatico: Arriva un mega deposito di amianto? I cittadini non ci stanno…di Ambra Villa, cittadina e imprenditrice

    Misano Adriatico si trova di fronte a una decisione che potrebbe stravolgere la vita di molti  residenti. La ditta Manta, già operativa nella zona artigianale con attività di bonifica dell’amianto ha presentato in Regione una richiesta per trasformare il sito in un vero e proprio centro di  trattamento di rifiuti pericolosi, con una capacità complessiva superiore alle 10 tonnellate a giorno. L’idea di un mega deposito regionale per l’amianto proprio qui, nel cuore della comunità,  ha immediatamente allarmato i residenti, che stanno organizzando una resistenza attiva contro il  progetto. 

    ABITAZIONI PREESISTENTI E UN’AZIENDA DALLE PRATICHE  ANOMALE 

    Ciò che desta maggiore indignazione è il fatto che le abitazioni della zona artigianale esistono da  prima della ditta Manta, e i residenti ora si trovano a dover fare i conti con la prospettiva di un  pericoloso impianto di trattamento a pochi passi dalle loro case. Già oggi, secondo alcune  segnalazioni, l’azienda non rispetterebbe pienamente le procedure di sicurezza, trattando l’amianto  come un normale rifiuto edilizio. Questo modus operandi fa sorgere dubbi e paure su cosa potrebb accadere se il progetto venisse approvato. 

    IL PROGETTO: AMIANTO STOCCATO A CIELO APERTO E LAVORATO  IN LOCO 

    Dal documento presentato in Regione emerge che il nuovo impianto prevederebbe un’area di  stoccaggio a cielo aperto, con trattamento dei materiali tramite una benna frantumatrice,  aumentando notevolmente il rischio di dispersione di fibre di amianto nell’aria. Attualmente l’azienda si occupa solo della bonifica, mentre lo smaltimento avviene in altre località. Se i progetto andasse in porto, i rifiuti verrebbero invece lavorati direttamente in loco, con afflussi materiali provenienti non solo da Misano, ma anche da altre province di Emilia-Romagna e  Marche. Una situazione inaccettabile per i cittadini, che si chiedono perché proprio il loro territorio  debba diventare il polo regionale per il trattamento di un materiale tanto pericoloso. 

    IMPATTO SUL TURISMO 

    Misano Adriatico è una rinomata località turistica, apprezzata per le sue spiagge, gli eventi e  l’ospitalità. La presenza di un impianto di trattamento dell’amianto potrebbe avere ripercussioni  negative sull’immagine della città e sull’afflusso dei turisti, che potrebbero preferire mete men esposte a rischi ambientali. Un cambiamento di questa portata non riguarda solo i residenti, ma  anche gli operatori economici e il settore turistico, pilastri fondamentali dell’economia locale. 

    L’AMMINISTRAZIONE DA CHE PARTE STA? 

    Di fronte alla preoccupazione della popolazione, il Comune sembra aver adottato una posizione  attendista, scaricando la responsabilità sulla Regione. Ma davvero il Comune non ha voce in  capitolo? La verità è che, se volesse, potrebbe farsi sentire con forza e rappresentare gli interessi  della comunità. Invece, sembra che qualcuno voglia far passare tutto in sordina. 

    Nel frattempo, i cittadini non stanno a guardare: si stanno mobilitando in massa, inviando  osservazioni ufficiali alla Regione e raccogliendo firme contro il progetto. Il tam-tam mediat

    cresce ogni giorno, mentre un gruppo di residenti ha già chiesto un incontro con l’assessore alle  politiche ambientali per avere risposte chiare. 

    Se il Comune ha davvero a cuore la salute e la sicurezza dei suoi cittadini, è il momento di  dimostrarlo con i fatti. Da che parte sta l’amministrazione? La città attende una risposta, e questa  volta non si farà mettere a tacere facilmente.

     

    Ambra Villa, cittadina e imprenditrice di Misano Adriatico