Tre giorni che hanno trasformato Misano Adriatico nella capitale europea della mobilità su due ruote. L’ottava edizione dell’Italian Bike Festival si è chiusa ieri al Misano World Circuit “Marco Simoncelli” con numeri sorprendenti: più di 63mila presenze, ben mille arrivi in bici grazie al bike parking sempre attivo e oltre 25mila test ride realizzati negli spazi dedicati, fra Shimano Off-Road Arena e Campagnolo Road Circuit. Dati che confermano la manifestazione come una delle più importanti a livello internazionale, capace di unire sport, turismo, tecnologia e passione.
A rendere speciale questa tre giorni non sono stati solo i numeri, ma l’atmosfera: la bici come scelta di vita quotidiana, non più relegata a sport o a semplice passatempo, ma come simbolo di sostenibilità e libertà. Ad alimentare questo spirito ci hanno pensato anche grandi nomi del ciclismo, leggende come Vincenzo Nibali, Fabio Aru, Gianni Bugno e Mario Cipollini, affiancati da campioni del calibro di Alessandro Ballan, Davide Cassani, Claudio Chiappucci e Omar Di Felice. La loro presenza ha reso la fiera un momento unico di incontro e ispirazione, fra talk, pedalate collettive e testimonianze dirette.
Il cuore pulsante è stato lo spazio espositivo: oltre 600 brand presenti, dal top di gamma al prodotto più accessibile, un ventaglio completo su strada, gravel, mtb, e-bike, urban e cargo bike. Un vero paradiso per gli appassionati, ma anche una piattaforma per le aziende che sempre più riconoscono nell’Italian Bike Festival non soltanto una fiera, ma un punto di incontro tra business e community, come hanno sottolineato i promotori.
Grande successo anche per “La Gialla Cycling”, che ha confermato la sua capacità di coinvolgere: quest’anno in versione social ride e family ride, ha portato centinaia di famiglie a immergersi nel territorio tra sport, turismo e gusto. Non sono mancate inoltre le sfide competitive, come la Junior Trophy e la Tipo Pista, con 360 giovani ciclisti impegnati a mostrare talento ed entusiasmo, segnale che il futuro del ciclismo trova qui un terreno fertile.
Il successo della manifestazione non è arrivato per caso. Si inserisce in una tendenza che riguarda l’intero Paese: secondo il Quinto Rapporto Isnart–Unioncamere e Legambiente, il cicloturismo nel 2024 ha superato 89 milioni di presenze, crescendo del 54% rispetto all’anno precedente e generando un impatto economico di quasi 9,8 miliardi di euro. Un comparto ormai decisivo per lo sviluppo sostenibile e turistico italiano.
Il messaggio che arriva da Misano è chiaro: la bici non è soltanto uno strumento sportivo, ma un modo diverso di muoversi, di viaggiare e persino di relazionarsi. Una scelta di vita condivisa da migliaia di visitatori accorsi da tutta Europa, che tra stand, pedalate e workshop hanno tracciato la direzione di una mobilità sempre più inclusiva e rispettosa dell’ambiente.
Il sipario sull’ottava edizione si è appena chiuso, ma l’entusiasmo lascia già lo sguardo proiettato al futuro. L’appuntamento è fissato a settembre 2026, di nuovo al Misano World Circuit, per continuare a scrivere la storia della bicicletta come stile di vita e come motore di cambiamento.