«In verità è stato un venerdì piuttosto difficile. non ho avuto sensazioni fantastiche». Incredibile ma Misano, con Valentino Rossi che non si entusiasma affatto del nuovo asfalto che tappezza un circuito a 10 Km dalla sua Tavullia.Una tappa che poteva essere decisiva per il suo campionato mondiale e che invece prende la piega di una incognita a tutto tondo.
Nel 2014 il dottore ha dominato, nelle due prime sessioni di prove del 2015, finora non ha capito. Siamo tutti al limite con l’anteriore, è difficile controllare la moto in frenata e in entrata di curva. Però nel pomeriggio abbiamo fatto un passo in avanti e, a fine turno, riuscivo a tenere un buon ritmo. Ho montato le gomme più dure sia all’anteriore che al posteriore e potrebbero essere una buona opzione per la gara, ma è ancora presto per parlarne».
Rossi perplesso ha il quinto tempo nella secondasessione di qualifica, una inezia da amministrare con la solita tranquillità se non fosse per un fondo della pista che nessuno conosce, e che può regalare sorprese positive a chiunque, non necessariamente a lui. «Non mi sento ancora a mio agio al 100%, non riesco ad essere abbastanza incisivo in entrata in curva. Di solito qui sono molto competitivo nella parte più veloce del circuito mentre oggi ho faticato. Bisognerà trovare il giusto bilanciamento»
Rivali? In palla c’è il peggiore. «Lorenzo ha iniziato bene, è stato anche bravo a iniziare con la gomma dura per poi passare alla morbida. Comunque è lui quello con il passo migliore». La storia di una festa già organizzata in tutti i dettagli, per ora, resta appesa ad un filo, in mani altrui. Clamoroso il duello tra Jorge Lorenzo e Marc Marquez. Nella prima sessione di prove libere il campione del mondo in carica della Honda ha segnato un tempo di 1′ 33’328, nella seconda la risposta del maiorchino con un perentorio 1’32″871, ovvero mezzo secondo meno del crono che lo scorso anno gli valse la pole position. Le voci del paddock assicurano che il nuovo asfalto potrà garantire una prestazione record in qualifica sulla soglia del minuto e 32 secondi.
Lorenzo, Marquez e Pedrosa, poi Dovizioso e infine Rossi. Che incassa le bordate del compagno di squadra. «Casa di Valentino? io l’asfalto lo vedo nero non giallo, e anche se lo fosse mi basterebbe che avesse una buona aderenza. Quando arrivi su una pista che si adatta alla tua moto e al tuo stile di guida, tutto gira nel verso giusto. E’ quello che è successo oggi. Sto guidando bene e penso di avere ancora margini di miglioramento». Poi c’è Petrucci, con il settimo tempo a soli due decimi, che insidia fin troppo da vicino Valentino. Se per lui sarà una festa a sorpresa, finora è riuscita
Fonte: CORRIERE DELLO SPORT