Missili su Zaporizhzhia, 4 morti Duri combattimenti a Bakhmut

Le forze ucraine stanno combattendo “ferocemente” nella battaglia per Bakhmut: lo ha ammesso Yevgeny Prigozhin, il capo dei mercenari russi del Gruppo Wagner che assediano la città orientale ucraina, secondo la Cnn. “L’esercito ucraino sta impiegando riserve supplementari a Bakhmut” e sta cercando di tenerla “con tutte le sue forze”, ha detto Prigozhin in un messaggio audio pubblicato su Twitter. “Decine di migliaia di soldati ucraini stanno respingendo ferocemente gli attacchi. Lo spargimento di sangue aumenta ogni giorno”, ha aggiunto. La conferma della strenua resistenza ucraina arriva all’indomani di un attacco missilistico russo su Zaporizhzhia nell’Ucraina meridionale, che ha distrutto un edificio residenziale. Sarebbero almeno 4 i morti secondo i media locali, che spiegando che sei persone ferite sono state portate in ospedale. Secondo i soccorritori ci sono ancora persone intrappolate sotto le macerie, l’edificio è stato quasi completamente distrutto. “In seguito all’impatto, più di 10 appartamenti dal secondo al quinto piano sono stati distrutti. Le case vicine sono state danneggiate dai detriti e dall’onda d’urto”, ha dichiarato la polizia. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha definito l’attacco un “atto di terrore”. “Questo Stato terrorista (la Russia) vuole trasformare ogni giorno in un giorno di terrore per il popolo ucraino. Ma il male non prevarrà nella nostra terra. Cacceremo tutti gli occupanti e dovranno rispondere di tutto”, ha aggiunto Zelensky su Telegram, spiegando che le operazioni di soccorso continuano. 

I soccorsi a Zaporizhzhia dopo l’attacco

 La first lady ucraina Olena Zelenska ha commentato su Twitter il bombardamento: “La città resiste coraggiosamente”, l’esercito russo “per rappresaglia attacca i civili”. Nella notte è stato deliberatamente colpito un condominio, tre piani sono completamente distrutti, civili sono morti. Continuiamo a cercare sotto le macerie. Condoglianze alle vittime. Non perdoneremo”. Zelenska ha anche postato un’immagine dell’edificio colpito.  Secondo l’amministrazione russa della regione di Zaporizhzhia a colpire un condominio sarebbe stata la contraerea ucraina. Lo ha dichiarato Vladimir Rogov, presidente del movimento “Siamo con la Russia” e membro del consiglio dell’amministrazione russa della regione, citato da Ria Novosti. “La scorsa notte, uno dei missili russi è stato abbattuto dal sistema di difesa aerea del regime di Zelensky, e questi due missili sono caduti su un edificio residenziale”, ha affermato Rogov.

Mosca ha accusato invece un gruppo di “sabotatori” ucraini di essere entrato in territorio russo nella regione di Bryansk e aver aperto il fuoco contro un’auto uccidendo un uomo e ferendo un bambino di 10 anni. Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha parlato di “un attacco di terroristi” e il presidente russo Vladimir Putin ha annullato il suo viaggio nel territorio di Stavropol.  Mosca intanto ribadisce l’asse con Pechino. La Russia e la Cina,  si legge in un comunicato del ministero degli Esteri di Mosca relativo a un colloquio svoltosi stamane a New Delhi tra i rispettivi ministri degli Esteri a margine della riunione del G20, “respingono unanimemente i tentativi di interferire negli affari interni di altri Paesi e di imporre approcci unilaterali attraverso il ricatto e le minacce”. Mentre dal vice ministro degli Esteri Serghei Ryabkov arriva una nuova minaccia: Gli Usa e la Nato stanno “fomentando ulteriormente il conflitto in Ucraina e attorno” a questo Paese e il loro “crescente coinvolgimento” porta il rischio di “uno scontro militare diretto tra potenze nucleari con conseguenze catastrofiche”.

Parlando al Bundestag il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha annunciato che ci sono colloqui in corso con Kiev per “le garanzie di sicurezza per il futuro” ed ha aggiunto che “Putin non è affatto pronto a parlare di pace. La Russia punta, ora come prima, su una vittoria militare, ma questa vittoria non ci sarà. Anche perché noi e i nostri partner continueremo a sostenere l’Ucraina”.

  Sono oltre 150.000 i soldati russi uccisi in Ucraina dall’inizio dell’invasione delle forze di Mosca: lo ha annunciato lo Stato Maggiore delle Forze Armate di Kiev in un post su Facebook, come riportano i media nazionali. Dal 24 febbraio 2022 i russi hanno perso sul campo di battaglia almeno 150.605 soldati, di cui 715 solo nella giornata di ieri.Dall’inizio della guerra, la Russia ha inoltre perso 3.397 carri armati, 6.658 veicoli blindati da combattimento, 2.398 sistemi di artiglieria, 300 aerei, 288 elicotteri, 2.058 droni, 873 missili da crociera e 18 navi.   


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