
Autobus, mobilità ciclabile e sostenibile, treni e integrazione tariffaria. Strade e sicurezza stradale. Merci e logistica, ma anche aeroporti e settore idroviario. Un panorama a trecentosessanta gradi sulla mobilità e sui trasporti in Emilia-Romagna: è disponibile online il “Rapporto annuale di monitoraggio della mobilità e del trasporto 2020”, frutto di un corposo lavoro di raccolta e analisi dei dati all’interno dell’assessorato regionale.
Si tratta di una consuetudine ormai consolidata: nato nel 2002 come monitoraggio dei servizi di trasporto pubblico regionale e locale (previsto dalla legge regionale n. 30 del 1998), a partire dall’edizione 2009 il Rapporto è stato esteso a tutti gli altri ambiti del trasporto e della mobilità in Emilia-Romagna, diventando così uno strumento con cui la Regione offre un quadro completo e organico, analizzando le politiche, le azioni e i risultati raggiunti nei diversi settori d’intervento.
Il settore autofiloviario e la mobilità urbana
I viaggiatori sui bus mostrano un andamento in costante crescita: il valore consuntivo 2018 aumenta rispetto l’anno precedente di circa il 3,62% e il dato pre-consuntivo 2019 conferma un ulteriore incremento del 3,41%. In termini di passeggeri trasportati per abitante, si registra nel 2019, rispetto al 2012, un incremento del 18,41%, con quasi 313 milioni di viaggiatori all’anno.
Il numero dei veicoli adibiti al servizio di TPL in Emilia-Romagna ammonta a 3.293 mezzi, di cui 3.161 autobus e 141 filobus, mantenendosi pressoché stabile negli anni. Il rinnovo del parco mezzi regionale ha visto una drastica diminuzione dei pre-euro a vantaggio di classi ambientali meno inquinanti. La composizione del parco mezzi per classe ambientale è la seguente: Euro0 (0,18%), Euro1 (0,91%), Euro2 (15,27%), Euro3 (25,75%), Euro4 (3,52%), Euro5 (11,87%), Euro6 (20,89%), ULEV (0,49%), EEV (16,28%), ZEV (4,83%).
Nel corso degli anni si è registrato un significativo aumento dei chilometri di piste ciclabili realizzate nelle aree urbane dei 13 comuni con popolazione superiore ai 50.000 abitanti, passati dai 419 chilometri del 2000 ai 1.629 del 2018 (ultimo dato disponibile), con una rete regionale la cui estensione è stimata in circa 3.800 km.
Il settore ferroviario
Per quanto riguarda il servizio ferroviario, invece, i viaggiatori che quotidianamente sono saliti nel 2019 sui treni del trasporto regionale all’interno della regione Emilia-Romagna, sono risultati nel “giorno feriale medio” invernale, in base alle rilevazioni acquisite, circa 160.500 (nel 2018 erano stati circa 159.100). Nell’intero arco dell’anno sono mediamente quantificabili in circa 49.800.000.
A questi valori vanno aggiunti quelli riferiti ai passeggeri che continuano a utilizzare – in crescita, dai dati riscontrati – i treni della “lunga percorrenza” usufruendo del titolo di viaggio denominato “Mi Muovo Tutto Treno”, frutto di un Accordo rinnovato dalla Regione con la Direzione di “Trenitalia passeggeri”, che ha loro consentito l’accesso ai servizi della “lunga percorrenza” a condizioni particolarmente vantaggiose, aggregando pertanto, di fatto, questi treni all’offerta complessiva del trasporto regionale.
L’integrazione tariffaria: il sistema “Mi Muovo”
Proseguito anche nel 2019 l’impegno della Regione, insieme ai gestori dei servizi su bus e ferroviari, per favorire il sistema di tariffazione integrata del tpl “Mi Muovo” e per realizzare l’interoperabilità dell’intero sistema, ampliando i canali di vendita e consentendo una migliore accessibilità dei cittadini ai servizi di trasporto pubblico.
I dati vendite registrati tra settembre e dicembre 2018, periodo di maggior afflusso degli utenti ai rinnovi degli abbonamenti, mostrano, rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente, per gli abbonamenti ferroviari oggetto di integrazione tariffaria, un aumento del 20% per i titoli annuali, del 34% per gli abbonamenti studenti e una diminuzione del 3% dei titoli mensili, seppur molto diffusi.
Il settore strade e la sicurezza stradale
Per il settore stradale, nel 2019 sono stati rilevati 1.053.194.919 transiti annuali, in lieve aumento rispetto all’anno precedente, monitorati da 285 postazioni attive in tutta la regione.
Sul fronte della sicurezza stradale, i dati presenti nel rapporto di monitoraggio 2020 sono quelli ufficiali validati dall’ISTAT relativi all’anno 2018, che li ha resi disponibili nel corso del 2019; i dati 2019 risultano ancora incompleti e provvisori: 16.597 incidenti, 316 morti e 22.402 feriti, dati tutti in calo rispetto all’anno precedente.
Sempre forte l’impegno della Regione nel promuovere la cultura dell’educazione alla sicurezza stradale, attraverso le diverse azioni realizzate dall’Osservatorio per l’educazione alla sicurezza stradale, volte a sviluppare una mobilità sicura e sostenibile, favorendo la formazione di tutti gli utenti della strada, con programmi mirati alle diverse fasce di età e tipologie di utenti.
Il settore del trasporto merci
Per quanto riguarda il trasporto merci nel 2019 nel Porto di Ravenna sono state movimentate oltre 26,2 milioni di tonnellate di merci, con un lieve calo del -1,6% rispetto al 2018 (circa 428 mila tonnellate in meno).
Elaborando i dati più recenti di ISTAT risulta inoltre che nel territorio dell’Emilia-Romagna le merci movimentate su strada nel 2017 (ultimo dato disponibile) sono in lieve calo (-1,99%), dopo la lieve crescita che si era verificata nel 2016, raggiungendo circa 206 milioni di tonnellate nel 2017, mentre nel 2005 le merci movimentate furono circa 322 milioni di tonnellate. Rispetto invece al trasporto ferroviario delle merci nella nostra regione nel 2019 è stato di circa 18.500.000 tonnellate, in calo rispetto all’anno precedente.
Il settore aeroportuale
Per il settore aeroportuale, invece, nel 2019, con 9.876.121 passeggeri, il traffico aereo in Emilia-Romagna ha registrato un nuovo decisivo aumento rispetto all’anno precedente, con quasi l’11% di crecita, confermando e consolidando il trend positivo già avviato nel 2014. Ciò è dovuto alla crescita degli scali di Rimini (+28,3%) e Bologna (+10,6%), nonostante la diminuzione dei passeggeri transitati dallo scalo di Parma (-5,1%). Gli scali di Bologna e Rimini hanno quindi compensato per ora sia le ulteriori perdite dello scalo di Parma che la totale inattività al servizio commerciale dell’aeroporto di Forlì. Riguardo al settore cargo in Emilia-Romagna, dopo il biennio 2016-2017 di crescita, il 2019 ha registrato nuovamente una flessione negativa (come nel 2018) degli aeroporti regionali di -7,5%, pari a 49.000 tonnellate/anno trasportate (comprensivo delle merci-avio, merci-superficie e posta). Ciò è dovuto da una flessione combinata degli aeroporti di Bologna (-7,3%), Parma (-72,2%) e Rimini (-87%). L’aeroporto di Forlì, anche per il settore cargo, risulta chiuso al traffico.
Il settore idroviario
Si prosegue poi con una breve analisi dei dati relativi al settore idroviario, che nel 2018 (ultimo dato disponibile) ha visto movimentare 109.105 tonnellate di merci su idrovia nella nostra regione, in riduzione rispetto al 2017.
La sostenibilità ambientale ed energetica dei trasporti
Il documento chiude con una parte dedicata alla sostenibilità ambientale ed energetica dei trasporti, con un quadro sulle politiche regionali per rinnovare il parco veicolare del tpl e promuovere veicoli puliti, per sviluppare ulteriormente il piano della mobilità elettrica in Emilia-Romagna “Mi Muovo elettrico” e con una carrellata sui progetti europei in tema di mobilità sostenibile.
—
Fonte originale: Leggi ora la fonte