MODENA. PROCESSO POLICLINICO VA O RESTA? RESPONSO A FEBBRAIO

PROCURA ”AGGRAVA” ACCUSE PER EVITARE TRASLOCO, IL GUP SI RISERVA.

Non è ancora deciso se si terranno a Modena le prossime udienze dell’inchiesta Last business, quella sugli appalti e sulle contestate corruzioni al Policlinico di Modena nell’era del direttore generale Stefano Cencetti (2008-2012, ma i presunti reati commessi prima del 2010 risultano effettivamente in zona prescrizione).

Il gup Eleonora De Marco ha calendarizzato questa mattina in aula una prossima udienza, in programma lunedi’ 6 febbraio, per riservarsi una decisione sul tema della competenza territoriale sollevato come eccezione da alcune difese. La questione aveva tenuto banco già alla prima udienza preliminare, il 19 dicembre scorso, dopo il passaggio sull’ammissione delle parti civili Regione e Policlinico medesimo (che ha stimato un possibile danno di sette milioni di euro): se la corruzione c’è stata, i soldi sono passati attraverso i conti della Hfm onlus (Hospital Facility Management) di Concetti che si appoggia ad una banca di Reggio Emilia e sulla società Gutenberg, di cui lo stesso ex dg era consulente, la quale ha il proprio conto ad Arezzo.

Così, oggi è toccato alla Procura (pm Marco Niccolini e Pasquale Mazzei) specificare il proprio impianto per meglio sostenere l”appropriatezza delle sede modenese, ritenendo sussistente un”aggravante (quella per cui si commette un reato per eseguirne o occultarne un altro) attorno al reato contestato piu” grave, quello di riciclaggio. In sostanza, comunque, tutto si gioca sulla rilevanza o meno del passaggio intermedio del denaro alla Gutenberg, prima di arrivare alla Hfm di Carpi.

Anche oggi non si sono visti gli imputati ”eccellenti” in aula ma diversi legali, come quelli degli ex vertici della coop Cpl Concordia, che si difendono dalle accuse di turbativa d”asta, attendono un po” impazienti la prossima udienza per tornare sul profilo delle parti civili in particolare. (Lud/ Dire)