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(ANSA) – BOLOGNA, 24 APR – Dopo 567 anni le monache clarisse
lasciano il monastero della Santa, come è conosciuto a Bologna
il santuario del Corpus Domini di via Tagliapietre, fondato da
Santa Caterina de Vigri nel 1456 e di cui fu badessa fino alla
morte, avvenuta nel 1563.
A darne notizia è monsignor Stefano Ottani, vicario generale,
con un articolo su Bologna7, settimanale diocesano: la
Federazione delle Sorelle Clarisse che riunisce i monasteri di
clausura di Veneto ed Emilia-Romagna ha deciso la sospensione
del monastero bolognese. A rendere necessaria questa scelta, la
progressiva riduzione del numero delle monache: attualmente sono
in quattro che presto saranno accolte da altre comunità.
La Federazione, spiega Bologna7, è giunta alla determinazione
di sospendere il monastero, non di chiuderlo, ma il desiderio è
quello di non interrompere un rapporto che dura da secoli, “auspicando che questa casa di preghiera possa riaprire presto
le porte ad una comunità orante”. Domenica 30 aprile, alle
18.30, l’arcivescovo Matteo Zuppi celebrerà la messa nel
santuario per portare il saluto e il ringraziamento della
diocesi alle monache in partenza.
“Dopo la sua morte, il corpo incorrotto di Caterina, rimase
quasi un segno tangibile della sua volontà di non abbandonare
Bologna, di cui una volta canonizzata nel 1712, venne proclamata
compatrona, insieme alla Madonna di San Luca e San Petronio”,
ricorda la Chiesa bolognese. Il santuario e le reliquie della
Santa continueranno ad essere presidiati: saranno i Missionari
Identes ad assicurare le celebrazioni e la possibilità di
visita. (ANSA).
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