
Nel 2022 Mondadori ha registrato ricavi netti a 903 milioni, in crescita del’11,8% rispetto all’anno precedente, e un utile di 52,1 milioni, il miglior risultato netto di gruppo degli ultimi 15 anni. Proposto un dividendo di 0,11 euro per azione, in crescita del 30% rispetto al 2021, quando il gruppo editoriale era tornato alla cedola dopo 10 anni.
Firmato l’accordo per la cessione alla Paolo Berlusconi finanziaria (Pbf) della partecipazione (pari al 18,4%) in Società europea di edizioni, editore del quotidiano ‘Il Giornale’.
“La performance nel suo complesso, superiore alle guidance comunicate al mercato, è un chiaro indice del successo del riposizionamento strategico delle nostre attività, frutto di molteplici acquisizioni”, commenta Antonio Porro, amministratore delegato della Mondadori.
“Nel 2022 abbiamo conseguito risultati molto positivi, con ricavi e margini in crescita a doppia cifra e il miglior utile netto degli ultimi 15 anni”, aggiunge Porro, sottolineando che “tutto ciò, unito ai numerosi interventi di efficientamento messi in atto dal management, ci ha permesso di rafforzare ulteriormente il nostro profilo economico-finanziario, pur in uno scenario di mercato e geopolitico tuttora incerto, caratterizzato tra l’altro anche da un significativo incremento del costo dei fattori produttivi”, conclude l’amministratore delegato della Mondadori.
In particolare il margine operativo adjutsed del 2022 per Mondadori è stato di 136,3 milioni (+28,9% rispetto al 2021), con una marginalità pari al 15,1%, mentre il cash flow ordinario è pari a 70,2 milioni rispetto ai 68,2 milioni del 2021.
L’outlook per il 2023 è in “ulteriore miglioramento”. I ricavi e il margine operativo adjutsed sono attesi in crescita ‘single-digit’, con un risultato netto stimato in aumento di circa il 10%.
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