Mondiali: Di Gennaro ‘è il torneo della fase difensiva’

(ANSA) – ROMA, 12 DIC – “Lo definirei il Mondiale delle
sorprese e del ritorno dell’elogio alla fase difensiva. Avete
visto il Marocco? Si difendono bene col 4-1-4-1 e ripartono con
grande vigore. Anche il tecnico marocchino Regragui è stato
molto bravo a convincere i giocatori offensivi come Ziyech e
Boufal dell’importanza del sacrificio e della fase difensiva. Il
nostro calcio non è da disprezzare, ricordiamoci che ci ha
portato quattro Mondiali e due Europei. In questo mondiale il
tiqui-taca, il possesso palla prolungato e la costruzione dal
basso hanno lasciato a desiderare: la fase difensiva è tornata a
essere decisiva”. Così Antonio Di Gennaro, ex calciatore e
telecronista inviato RAI in Qatar, ospite di Radio Anch’io Sport
su Rai Radio 1.
    “Amrabat è cresciuto tantissimo – spiega Di Gennaro – questo
ruolo lo faceva anche l’anno scorso nella Fiorentina, però non
con queste qualità e prestazioni. Come Luis Enrique, sono
rimasto impressionato da Ounahi: è esile, ma ha questa capacità
di spunto, di ripartenza e di forza fuori dal comune”.
    Finale Francia-Argentina? ” Credo sia un 70-30 per la Francia,
anche per l’abitudine a giocare queste partite, ma adesso può
succedere di tutto”.
    Semifinale Argentina-Croazia: “Quattro anni fa finì 3-0 per la
Croazia, ci deve essere un pensiero da parte della squadra di
Scaloni che non era partita bene. Messi è stato più decisivo di
Neymar e di Ronaldo, anche se sul piano del gioco e tatticamente
l’Argentina ha lasciato un po’ a desiderare. Alla Croazia manca
un attaccante, non ci sono più Mandzukic e Rebic, ma ha una
grande organizzazione difensiva, un super portiere e una grande
coppia centrale, Gvardiol mi ha impressionato e un centrocampo
che in tanti se lo possono sognare. Può essere decisa da grandi
talenti, Modric e Messi possono fare ancora la differenza”.
    Favorita? “La più attrezzata è la Francia, nonostante tutte le
assenze, Deschamps è stato bravo a sostituire soprattutto Pogba
e Kanté. con giovani di grande personalità come Tchouaméni. Non
dico che ha sopperito Benzema, tra l’altro non amato dal gruppo,
però Giroud sembra un ragazzino di 18 anni e poi Mbappé incide
più di chiunque altro”. (ANSA).
   


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