
(ANSA) – ROMA, 30 MAR – L’Egitto non ci sta e, ad opera della
federcalcio locale, ha presentato alla Fifa una protesta
formale, con tanto di denuncia e richiesta di provvedimenti nei
confronti del Senegal, nazionale che ieri, nella sfida dello
stadio ‘Me Abdoulaye Wade’ di Dakar, ha battuto ai rigori i
Faraoni negando loro la possibilità di giocare i Mondiali in
Qatar.
Con un comunicato la federazione egiziana sottolinea che “la
nostra squadra è stata fatta oggetto di insulti razzisti, anche
con striscioni, in particolare contro Mohamed Salah. Inoltre i
nostri giocatori sono stati terrorizzati dai tifosi senegalesi,
che hanno scagliato contro di loro bottiglie e pietre mentre
stavano effettuando il riscaldamento prepartita”. Nella nota
viene sottolineato anche il fatto che “all’arrivo allo stadio il
nostro bus è stato attaccato, con tanti di vetri in frantumi che
hanno provocato ferite. Il tutto è documentato da foto e video
che alleghiamo alla denuncia”.
Altro elemento posto all’attenzione della Fifa è l’uso di
laser puntati sui calciatori egiziani al momento dell’esecuzione
dei calci di rigore, e c’è una foto, diffusa anche dalla Bbc, in
cui si vede Salah quasi ‘accecato’ al momento di calciare il
penalty finito poi oltre la traversa.
A tutto ciò risponde il presidente della federcalcio del
Senegal, Augustin Sengho, che è anche vicepresidente della Caf,
la confederazione calcistica africana. “Ovviamente ero allo
stadio – le sue parole – ma non ho visto alcun oggetto scagliato
dagli spalti contro gli egiziani. E se davvero sono stati usati
dei laser, è la prima volta che accade in Senegal, al contrario
di quanto avviene in Egitto. Comunque ora attendiamo i risultati
dell’indagine sull’accaduto”. (ANSA).
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