Mons. Negri: “L’avidita? di denaro era evidente”. L’ex vescovo del Titano commenta le indagini della magistratura che stanno travolgendo la politica sammarinese.

negri“Ho tentato di fare un’azione sistematica ed educativa in tutto il contesto di San Marino, ricordando la necessita? di un cambiamento. Purtroppo ho fallito.”

“Pur essendo lontano dalla diocesi di San Marino-Montefeltro e occupato in tante questioni, alcune molto gravi, ho preso conoscenza della situazione gravissima sul piano etico e politico che si sta determinando in Repubblica (ovviamente l’informazione che ho e? quella legata alle notizie dei giornali italiani, quindi puo? essere che la verita? che sembra assodata poi non sia tale). Non mi posso esimere, per un gravissimo dovere di coscienza, avendo io dedicato oltre sette anni del mio ministero episcopale presso questa Diocesi che mi e? tanto cara, dal fare alcune osservazioni con il desiderio di contribuire a una considerazione cristiana degli avvenimenti, che apra alla possibilita? di un lavoro comune.

In effetti ho tentato di fare un’azione sistematica ed educativa in tutto il contesto di San Marino, ricordando a piu? riprese, soprattutto nei momenti ufficiali e significativi (dall’ingresso dei nuovi Capitani Reggenti ai momenti di incontro con i rappresentanti dell’economia e della politica), la necessita? di un cambiamento reale di prospettiva umana e sociale, invitando ad abbandonare quella evidente insaziabile avidita? di denaro, per dirla con il grande Papa Benedetto XVI, che mi sembrava avvilire la vita della societa? di San Marino, e che appariva come una illusione di potere crescente legato all’incremento spasmodico del denaro, mentre non vi corrispondeva assolutamente un incremento di una autentica coscienza culturale, sociale e politica. Avevo suggerito a piu? riprese che la gerarchia dei valori fosse diversa, che al sommo dovesse esserci la fede, la fiducia nella Provvidenza che costituisce uno dei valori fondamentali della grande tradizione religiosa e sociale di San Marino, di modo che le questioni economiche si dimensionassero oggettivamente, realisticamente, e non diventassero un idolo o un’ossessione.

Purtroppo il mio tentativo e? fallito. Ed e? amaro per me considerare in questi giorni che il fallimento e? veramente inesorabile. Penso alle tante iniziative fatte con la Fondazione Giovanni Paolo II per la Dottrina sociale, a quel coinvolgimento libero e creativo di responsabili delle attivita? bancarie e sociali che ha rappresentato per molti la scoperta di una dimensione piu? gratuita della vita, non legata esclusivamente al profitto.

Penso che possa essere un fatto importante riandare ad alcune di queste osservazioni e cercare, anche se in ritardo, di farle diventare oggetto di conoscenza e soprattutto di tentativo pratico.

Cosi? mi preme anche evidenziare questa osservazione: sono assolutamente convinto, e non da adesso, che San Marino non e? quello che viene ora sbandierato specie sulla stampa, avvilito e in qualche modo demonizzato per responsabilita? gravissime di cui non posso essere certo ma che penso che la Magistratura, nella sua imparzialita? e rigore rivelera?.

C’e? tutto un altro popolo che ha percepito in modo reale che la fede e? una cosa grande, che sulla fede si fonda quella amicizia concreta tra Cristo e i suoi fratelli che rende positiva l’esistenza, in tutti i suoi aspetti e in tutti i suoi momenti, nelle cose grandi e nelle cose miserevoli, nella capacita? di amare come nell’esperienza amarissima dell’egoismo: io vorrei che per tutti questa sfida terribile che viene dalle circostanze sociali economiche e politiche rinnovi, quasi per contrappunto, il desiderio di ritornare a partire di nuovo continuamente dalla fede, facendo della fede il criterio di lettura e di giudizio della realta?, in modo che la vita, in tutte le sue dimensioni, comprese quelle economico-sociali, trovi la sua giusta collocazione e il suo valore, significato e verita?.

Credo profondamente in questo, e quando evoco la mia prima Diocesi nella mia preghiera quotidiana chiedo soprattutto alla Madonna che conforti il cammino di chi non si fa abbattere da queste sfide ma ritrova il desiderio di una autenticita? nel cammino di fede, di carita? e di capacita? di missione.

Non posso non ricordare, come ricordo quotidianamente a me, il grande mandato che Papa Benedetto nella sua indimenticabile visita a San Marino consegno? soprattutto al laicato: siate laici vivi, attivi e intraprendenti, quali che siano le prove e anche le responsabilita? che avete. Questo e? un punto di partenza che sempre si rinnova.

Con questi sentimenti profondi, oltre a dire la mia umana e cristiana solidarieta? a coloro che sono coinvolti in queste brutte vicende, impartisco a tutti la mia benedizione” conclude mons. Negri.

La Tribuna