Monte Colombo. L’ex sindaco lascia il carcere, ma resta confinato in casa

sindaco montecolomboEUGENIO Fiorini ha lasciato ieri mattina il carcere di Rimini. L’ex sindaco di Monte Colombo ha ottenuto dal gip di poter tornare agli arresti domiciliari, dopo l’istanza presentata dai suoi difensori che sono riusciti a dimostrare la buona fede dell’ex primo cittadino che nonostante fosse confinato a casa, aveva parlato al telefono con mezzo mondo.
FIORINI era stato arrestato il 2 ottobre scorso dai carabinieri di Riccione, con una sfilza di accuse che andavano dalla truffa aggravata al falso, fino all’abuso d’ufficio. Nel mirino degli inquirenti, presunti favori, abusi edilizi e atti ‘addomesticati’. L’ex sindaco, difeso da Filippo Airaudo e Roberto Brancaleoni, era stato messo ai domiciliari stretti, con il divieto di comunicare con chiunque, tranne familiari e difensori. Ma, avevano scoperto gli investigatori, Fiorini era invece spesso attaccato al telefono con amici, parenti e collaboratori, a uno dei quali (un assessore) aveva anche dato l’incarico di portargli un fascicolo dal Comune. Incartamento che riguardava proprio uno dei fatti che gli vengono contestati, quello relativo a una farmacia. Fiorini era naturalmente intercettato dalle forze dell’ordine, e quando i carabinieri avevano quantificato un migliaio di telefonate, sms e simili in un solo mese, il giudice aveva deciso di ‘metterlo a tacere’ trasferendolo in carcere.
I SUOI difensori hanno però presentato al giudice una serie di conversazioni, in cui parrebbe evidente di come Fiorini non sapeva di violare le disposizioni. Insomma, l’ex sindaco sapeva di non dover parlare con nessuno, ma solo di persona: non aveva capito che il divieto di colloquio includeva anche il telefono. Quando al fascicolo fatto prelevare dall’assessore, era della documentazione che aveva intenzione di portare davanti al giudice per difendersi. Il gip ha creduto alla sua buona fede e ieri ha deciso di revocare la custodia in carcere, rimandandolo ai domiciliari.

Resto del Carlino