Torna l’incubo dei ladri a Monte San Vito. Sabato di furti in abitazione anche a Jesi. I malviventi, in tre a bordo di una Golf nera nuovo modello sentitisi braccatihanno estratto anche un coltello. Tra le 17 e le 19, messi a segno due furti in altrettanti appartamenti del centro (via Borgo Garibaldi e via Pierpaoli). Messo tutto a soqquadro a caccia di oro e contanti. Ma il bottino è stato magro: si tratta di case modeste, abitate da persone comuni. Poi la banda, una volta in via Marche è stata messa in fuga dai residenti.
«Erano in tre o quattro attorno ad un palazzo» riferisce un residente. I malviventi sono stati braccatiproprio nella zona già presa di mira tra ottobre e novembre scorsi. Armati di coltelli si son infiltrati in un appartamento di quella via poco distante dal centro. Ma qualcuno ha notato la Golf nera e dei movimenti sospetti ha cominciato a gridare, annunciare la chiamata ai carabinieri. E loro, in tre o quattro conaccento dell’Est hanno risposto mostrando un coltello per poi dileguarsi nel buio a bordo di una Golf della quale qualcuno è riuscito a prendere, seppur parzialmente, la targa. «Qualcuno ha rischiato una coltellata – riferisce impaurito un residente -. Dobbiamo fare attenzione, ma siamo esasperati. Pensavamo dopo un mese di pausa che l’incubo fosse finito». Ma sabato è stata presa di mira anche Jesi. Poco più tardi, prima della mezzanotte sono stati messi a segno tre colpi a Jesi.
Ladri acrobati che si arrampicano sulle grondaie e sui terrazzi e riescono ad aprire le finestre. Una volta dentro si recano direttamente in camera da letto a caccia soprattutto di oro, probabilmente dotati di unasorta di metal detector. Fortunatamente in casa non c’era nessuno. Uno dei tre colpi jesini è stato messo a segno in via dei Fiori, dietro via Erbarella, sabato dopo l’ora di cena, quando in casa non c’era nessuno. Indaga la Polizia. A Monte San Vito dove a fine anno sono state organizzate anche delle ronde (soprattutto nella frazione Borghetto) è tornata la paura. L’opposizione («Amo il mio paese») torna a chiedere a gran voce un’assemblea pubblica con sindaco e forze dell’ordine, come quella organizzata e molto apprezzata dai cittadini sabato pomeriggio a Santa Maria Nuova. «Noi stiamo aspettando di avere – lamenta Emanuela Calciati su Facebook – un incontro pubblico. In questo caso abbiamo visto che avevamo un coltello. Siamo arrivati al possesso di armi e noi abbiamo paura. L’amministrazione comunale ha il dovere di far dormire serenamente i propri cittadini e questo non sta accadendo». Il Resto del Carlino