Montecolombo, Rimini. Non solo falso, truffa aggravata e abuso d’ufficio…ora spunta anche la corruzione per il Sindaco Eugenio Fiorini

fiorini monte colomboNon solo falso, truffa aggravata e abuso d’ufficio. A queste ipotesi di reato, per il sindaco di Monte Colombo, Eugenio Fiorini si aggiunge per la Procura anche quello di corruzione. Un reato però che il giudice per le indagini preliminari non ha ravvisato, escludendolo dall’ordinanza di custodia cautelare che ha portato agli arresti domiciliari il primo cittadino del piccolo borgo della Valconca. Fiorini, difeso dall’avvocato Filippo Airaudo, comparirà domani davanti al gip per essere interrogato.
Tra gli episodi contestati dalla magistratura quello che ha fatto ipotizzare il reato di corruzione è la restituzione di una fideiussione di 300 mila euro a una comunità della zona in cambio di voti alle ultime elezioni. La Procura sarebbe in possesso di una intercettazione telefonica nella quale si fa esplicito riferimento ai voti arrivati al candidato Fiorini durante le ultime elezioni proprio dalla comunità. Fiorini è stato arrestato venerdì e dopo la perquizione in Comune, i carabinieri di Riccione e Montescudo hanno posto sotto sequestro anche la fattoria del sindaco, dove vivono la madre e il fratello. All’attenzione delle forze inquirenti favori, abusi edilizi e atti che sarebbero stati ‘addomesticati’ a propri uso e consumo.
Un’indagine che parte da lontano. Prima solo voci che giungevano con insistenza alle forze dell’ordine ma senza una formalizzazione, poi un esposto, arrivato alla fine del 2012, sul quale venivano fornite precise indicazioni, quindi anche una fideiussione contratta da una società con un’assicurazione, a garanzia della convenzione fatta con il Comune nel 1988.
L’amministrazione aveva acconsentito a ristrutturare l’area del lago che prevedeva una serie di interventi , in cambio delle opere di urbanizzazione.
La fideiussione sarebbe stata svincolata dallo stesso Fiorini, in quel momento vicesindaco, proprio un paio di giorni prima delle elezioni. Il tutto senza un’istruttoria da parte dell’Ufficio tecnico del comune. Una manovra che, sempre secondo quanto sostenuto dagli inquirenti, sarebbe stata effettuato al solo scopo di ottenere dei voti per vincere la competizione elettorale. Gli investigatori avevano poi puntato la loro attenzione anche all’immobile di famiglia che non sarebbe stato costruito in modo regolare e per il quale il sindaco si sarebbe fatto rilasciare una sanatoria per un abuso edilizio di scarsissimo valore: la sanzione, infatti, gli sarebbe costata solo mille euro. (…) Il Resto del Carlino