Una storia di abbandono, solitudine e depressione. Così è morto un cameriere dosoccupato di 59 anni di Montelabbate, trovato riverso nella sua auto nel primo pomeriggio di ieri, sotto un sole cocente.
Padre di due figli e separato, da tempo, oltre un anno e mezzo quell’auto, una Fiat Punto, era diventata la sua casa, l’unico luogo dove dormire. La storia ed i suoi problemi erano noti a tutti nel paese, qualcuno della sua famiglia aveva chiesto aiuto al Comune per l’inserimento in una struttura protetta.
E’ stato ritrovato in auto con i finestrini aperti, intorno le 14, in via Montoli vicino al ristorante “Il Castello”. Sul posto oltre ai carabinieri anche il personale sanitario del 118, che ne ha constatato la morte avvenuta qualche ora prima. Il magistrato di turno ha disposto l’autopsia per accertare la causa del decesso anche se sul corpo del 59enne non sono stati rilevati segni di violenza.
Un malore fatale per condizioni di salute già precarie certamente aggravate dal caldo afoso degli ultimi giorni. L’ex cameriere colto dal malore non è riuscito neppure a chiamare aiuto. I militari della stazione di Montecchio, anche attraverso le testimonianze del fratello della vittima, sapevano che da tempo il 59enne soffriva di depressione, acuita dall’abuso di alcol oltre a una situazione di profondo disagio personale e sociale.
Infatti, era oltre un anno che il cinquantanovenne aveva perso la casa dopo l’ultimo sfratto e da allora non si era più ripreso, la sua auto era diventata la sua casa. Nell’abitacolo della Punto non sono stati trovati farmaci, due bottiglie di vino vuote ed un’altra iniziata.