Morata e Zaza: in Europa è sempre Juve

morata1IN CHAMPIONS è un’altra Juve. Stranezze del calcio. Seconda vittoria consecutiva in Europa e passo decisivo verso gli ottavi. E’ finita 2-0. Un gol per tempo. Ha aperto Morata, sempre lui. Quando sente quella musichetta un po’ così, lo spagnolo si esalta, timbra sistematicamente il cartellino, cosa che gli è capitato nelle ultime 5 partite di Champions consecutive. Ha chiuso Zaza, appena entrato proprio al posto di Morata, su assist di Dybala. Quella che una volta era un freno, una competizione stregata per i bianconeri, è diventata terreno di caccia. Potrebbe essere la svolta. Potrebbe, ma non è detto. Quale sia la vera Juve al momento non è possibile dirlo con certezza. Quella di Napoli? Quella di ieri sera? Il tempo sarà galantuomo, anche perché la stagione è appena iniziata. Per ora basta e avanza così. Era partita forte la Signoa, gagliarda come aveva chiesto Buffon. Ha controllato le operazioni, spinto, creato, giocato, anche perché il Siviglia ha smarrito al casello i buoni propositi della vigilia. Difesa, ripartenze ed andamento lento per gli uomini di Emery, che prima del fischio d’inizio hanno ricevuto la visita dell’ex Bacca. In tribuna anche Antonio Conte. Il suo successore, Massimiliano Allegri, per l’ennesima volta dall’inizio di questa stagione ha stupito, presentando un inedito 4-4-2 con Barzagli e Pogba nell’insolita veste di esterni. Bene Khedira, alla prima recita ufficiale in bianconero. Tutto si può dire tranne che la Juve non ci abbia provato sempre e comunque. Sembrava che la prima frazione dovesse chiudersi a reti inviolate ed invece prima dello scadere ha colpito ancora Morata, l’uomo della Champions, di testa, su cross di Barzagli. Applausi dello Stadium ed abbraccio liberatorio con i compagni. Nella ripresa i bianconeri non hanno abbandonato il controllo delle operazioni, creando e sciupando, ormai un canovaccio visto e rivisto in questo inizio di stagione. Dybala si è fatto respingere una conclusione ravvicinata e una punizione dal limite. Doppio cambio per Emery. Dentro Immobile (fischiatissimo) ed Iborra senza cambiare modulo. La Juve ha fatto girare la palla, congelando il gioco e aspettando che gli avversari si scoprissero per trovare qualche spazio. Il ritmo è calato. Allegri ha gettato nella mischia Alex Sandro e Zaza. Proprio quest’ultimo di destro, lanciato da Dybala ha trovato il secondo gol, quella della sicurezza. E’ finita 2-0. Due gol, tre punti e difesa immacolata. Problemi risolti, crisi superata? La risposta domenica, in campionato. Tempo al tempo. Una notte così però serviva come il pane. Da qualche parte bisognava pure iniziare.