Morciano. Ossessionata dalla crisi, donna decide di darsi fuoco

cimitero di notteIL GIALLO sfuma, e assume il colore rosso della disperazione. D’un disagio economico che l’avrebbe spinta, assieme a chissà quale altro motivo, a decidere di togliersi la vita.
STA PRENDENDO questa piega, l’indagine sulla 47enne ungherese di Morciano (la chiameremo Maria, ndr) che, venerdì sera, è stata trovata morta semicarbonizzata ai margini della Provinciale che passa attorno a Tavoleto (in provincia di Pesaro – Urbino), nel punto in cui la frana dei mesi scorsi ha picchiato più duro. Un mistero, nelle prime battute, poi svelato a poco a poco grazie agli indizi trovati dai carabinieri della Stazione di Tavoleto e del reparto operativo del comando provinciale di Pesaro. Il corpo di Maria è stato scoperto a cento metri dalla Renault Clio che aveva parcheggiato poco più in là. Nelle vicinanze, un tappo di benzina, con la quale, secondo gli investigatori, si sarebbe data fuoco. Tappo che ancora era impregnato d’odore di combustibile. Poi, due biglietti, spuntati in casa: uno d’un paio d’anni fa, nel quale scrisse una sorta di testamento per la figlia. L’altro, di quest’anno, dove avrebbe sfogato il suo disagio economico. Un terzo foglietto è stato scovato nell’auto parcheggiata a Tavoleto dove avrebbe scritto di ridare l’auto al marito. Secondo fonti investigative, Maria avrebbe bevuto qualcosa d’alcolico, per poi accendere due sigarette. Sarebbe scesa dalla Clio e, a piedi, avrebbe scelto di darsi fuoco. Questa, fino a ieri sera, l’ipotesi più consolidata. I carabinieri non hanno trovato altre tracce. O almeno nulla che lasci pensare a qualsiasi interferenza esterna. Anche ieri mattina i militari hanno passato al setaccio la zona del ritrovamento, dopo averla tenuta piantonata tutta la notte.
L’ALTRA SERA, l’allarme era stato lanciato dai residenti. Uno di loro aveva notato la Clio parcheggiata vicino alla frana già dal primo pomeriggio. L’auto era rimasta lì e qualcuno aveva avvertito uno strano «odore di penne bruciate». Sono quindi stati avvertiti i carabinieri che, a un centinaio di metri dalla Clio, hanno scoperto il corpo di Maria: una donna alta, semicarbonizzata. La sua vita è finita lì, ai margini d’uno sperduto angolo di campagna.

Resto del Carlino