Leggiamo meravigliati ed esterrefatti quanto scritto da Morganti nella Tribuna di Oggi.
”Nelle pochissime righe dell’articolo non ti ho mai citato nè ho fatto riferimento ad alcun elemento che potesse collegare, anche lontanamente, la vicenda alla tua persona, anche perchè non ne avevo motivo alcuno. Caso mai, come hai ben detto in conferenza stampa, sono stati altri i mezzi di informazione che ti hanno tirato in ballo: il dibattito su Facebook prima di tutto e un giornale on line che addirittura ha ampliato lo spettro sconfinando miseramente in supposizioni assolutamente censurabili. La conferenza di ieri è stata comunque un momento chiarificatore molto utile per mettere a tacere le insinuazioni nei tuoi confronti e non so se ti è possibile accettarlo o crederlo, ma in questo, sono al tuo fianco.”
Il Giornale on line è Giornale.ms ma ovviamente Morganti non fa il nome, anche perchè se viene accusato potrà dire che non parlava di noi, e scavarsi da una possibile querela.
Quello che è grave non è tanto il fatto che noi del Giornale.ms abbiamo preso le difese di Morri ma che questi signori possano scrivere, e non è la prima volta, di cose per sentito dire, senza verificarle.
Caro Morganti, che poi sei anche un amico, non ti nascondere dietro ad un dito e dietro a false scuse. Hai detto e scritto (non sei tu RE?) che era un membro di Governo; se non era Morri – anche perchè il tam-tam che tu dici indicava proprio la sua persona – dicci chi era il membro di Governo pizzicato – come hai scritto nel tuo articolo – alla guida in stato di ebbrezza e – come alcuni su facebook dicono – addirittura drogato? Dicci. Anche se so benissimo che indicavate lui e quanti e quali commenti avete fatto nella vs. redazione.
TU HAI SCRITTO CHE ERA UN MEMBRO DI GOVERNO, o neghi anche questo? Ed allora sarà il Governo il tuo interlocutore, non Morri. Che problema c’è? Il fatto non cambia.
FAI IL NOME E COGNOME!!! Non ti nascondere, miseramente, dietro al fatto di non aver detto il nome. Dietro al cavillo giornalistico.
Quello che hai fatto – scrivendo senza aver confutato e controllato la notizia – è gravissimo, e le tue puerili scuse aumentano l’incazzatura, ed amplificano- come se non ci fosse bisogno – ancora di più la brutta figura che avete fatto di fronte a tutto il paese. Lascia perdere e chiedi, umilmente, scusa. Ma devi chiederle non inventarti delle scuse stupide.
Fai ammenda, e voltiamo pagina, ma questo deve essere da monito che è ora (anzi da un pezzo) che si faccia una legge chiara sull’editoria, e chi scrive panzane, come in questo caso, paghi in maniera importante.
Non si può scrivere senza accertare i fatti. Senza aver appurato scrupolosamente la verità. Non è corretto, non è giusto, e non è deontologico. Con la calunnia si rovinano le persone, le famiglie, caro Beppe, si distruggono le vite; non cadiamo così in basso.
Comunque devo ammettere che sei stato abile a girare la frittata e a cercare di dare la colpa a noi; ma non ti è riuscito, per niente. La gente legge te e legge me.
Buona giornata.
Marco Severini – Direttore del Giornale.ms
marco.severini@giornale.ms