E’ alta la preoccupazione del comparto ittico di Cesenatico a causa della moria di vongole.
In questi giorni, infatti, gli operatori del settore di Ravenna si sono messi in contatto con il servizio ittico della Regione Emilia- Romagna per segnalare il grave problema che interessa la zona tra Cervia e Cesenatico, in particolare le aree di Zadina e Tagliata di Cervia, e chiedere aiuto alle istituzioni.
Mentre non si registrano criticità nella Sacca di Goro, la situazione è problematica anche nei pressi di Porto Garibaldi, e in particolare nelle dighe foraniche e nelle concessioni dei canali. Il problema della raccolta dei molluschi a Cesenatico si somma ai pochi giorni di pesca a disposizione dei pescatori a causa della scarsità di materia prima. Situazione che si manifesta già da tempo e che sta mettendo a rischio un’attività economica vitale per molte famiglie.
L’assessore regionale all’Agricoltura, Caccia e Pesca, Alessio Mammi, assieme al sindaco di Cesenatico, Matteo Gozzoli, hanno deciso di convocare per i prossimi giorni un incontro con le rappresentanze dei pescatori interessati, con l’obiettivo di trovare soluzioni condivise.
Oltre all’incontro concordato tra l’assessore Mammi e il sindaco Gozzoli, è stata anche convocata la consulta ittica regionale per il prossimo 8 ottobre, durante la quale la moria delle vongole e la difficoltà di pesca dei bivalvi nel comparto di Ravenna saranno tra i temi trattati.
Perché si verifica il fenomeno
La moria delle vongole, riporta Arpae attraverso la struttura oceanografica Daphne, è la conseguenza di eventi eutrofici –mancanza di ossigeno sul fondali – che si verificano periodicamente lungo la costa emiliano-romagnola. Nell’area di mare analizzata sono state infatti rilevate zone circoscritte con concentrazioni di ossigeno molto basse, tendenti all’ipossia-anossia, un fenomeno che crea condizioni non idonee alla vita degli organismi e causato da condizioni di mare calmo, acque con localizzate fioriture micro algali e dalle alte temperature (26°).
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