Sta per andare in onda la fiction Esterno Notte, di Marco Bellocchio che aveva già girato per il cinema,
Buongiorno Notte.
È la storia di Moro, del rapimento e dell’uccisione di Moro.
Non riuscirò a guardarlo per il disgusto che mi provoca Bellocchio.
Conosco la storia per averla vissuta da giovanissimo e per averla studiata e per aver fatto parte della Commissione Parlamentare di inchiesta sul caso Moro
Bellocchio l’ha presentata al Tg1 come la storia di poteri interni ed esterni volti ad impedire il consolidamento dell’Unita Nazionale e il Governo Dc/ Pci.
Il governo dei riformisti, per il cambiamento, ha aggiunto.
L’incontro fra le forze migliori del Paese insomma, per cambiare l’Italia, insomma.
Questa roba mi fa orrore.
Moro non voleva l’incontro col PCI per una sua infatuazione per i comunisti. Non era un cattolico comunista. Questa è una balla storica.
Lui pensava che l’incontro fosse necessario per responsabilizzare il PCI di fronte alla crisi economica e internazionale e per il dramma del terrorismo.
Era una chiamata di responsabilità non una visione strategica, sul piano culturale e politico.
E Moro viene rapito e ucciso per impedire questa assunzione di responsabilità. Da chi? Dalle Br, che, però, prima dell’uccisione di Moro avevano consensi non banali in precise aree di sinistra, anti Compromesso Storico.
E poi non fu salvato per la linea della “fermezza”.
Per paura della reazione di Moro una volta libero.
Certamente.
E Moro scrisse parole chiarissime e durissime sulla linea della “fermezza”. Dal carcere. Durissime.
Fu preso per pazzo.
E ringrazio’ solo Craxi. Che era per la trattativa.
Moro regalo’ a Craxi anche la macchina blindata che non aveva potuto usare.
Insultato e demonizzato anche Craxi.
Sempre dagli stessi. Quelli della “fermezza”.
E non c’è Craxi in queste ricostruzioni.
Ci sono i “riformisti” di Bellocchio.
Riformisti i comunisti!
Altra balla colossale.
Non lo guardo.
Non voglio stare male.
Sergio Pizzolante