Morta dopo caduta dal terrazzo, autopsia conferma suicidio

(ANSA) – ORISTANO, 27 APR – Le ferite sul corpo di Giada
Calanchini, la 22enne romana morta a Bosa nella notte tra
domenica e lunedì in seguito alla caduta dal terzo piano della
casa dell’ex fidanzato sono compatibili con il suicidio. E’
quanto si evince dall’autopsia eseguita oggi dal medico legale
Roberto Demontis all’ospedale San Martino di Oristano.
    Per il professionista, che si è riservato di fare un
sopralluogo sabato mattina nella palazzina di via Del Ginnasio
dove è avvenuta la tragedia, la caduta della ragazza è coerente
con le dichiarazioni rese dall’ex fidanzato, il 25enne bosano
Nicola Tanda. E’ caduta dal parapetto in maniera verticale, dopo
che la cintura alla quale si era aggrappato il ragazzo per
trattenerla si è rotta. Un volo verticale che escluderebbe
quindi la spinta.
    Tanda è indagato dalla Procura di Oristano per istigazione al
suicidio, ma si tratta di un atto formale per permettere gli
accertamenti sull’immobile sequestrato e sui telefonini. Oggi il
giovane, assistito dagli avvocati Vittorio Delogu e Annalisa
Soggiu, ha consegnato spontaneamente alla Procura il suo
cellulare. “Nicola è assolutamente collaborativo così come lo
sono i genitori di Giada, vicini al ragazzo che piange
ininterrottamente da quattro giorni – ha detto all’ANSA l’avv.
    Delogu -. Né noi né la famiglia di Giada abbiamo nominato
consulenti di parte per l’autopsia, siamo tutti assolutamente
convinti che si sia trattato di una disgrazia. Una tragedia che
ha investito sia Giada, una ragazza innamorata di Bosa e di
Nicola tanto da non riuscire a concepire la sua vita senza
quell’amore durato anni”.
    Il funerale della ragazza, proprio per rispettare il suo
amore per la cittadina in cui era andata a vivere, si terrà a
Bosa probabilmente sabato pomeriggio. (ANSA).
   


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