Morte in carcere, in tanti a manifestare a Roma per Niki

Alla fine mamma Ornella ce l’ha fatta a portare tutti a Roma. Si è tenuto mercoledì scorso davanti a Montecitorio il sit-in in ricordo di Niki Aprile Gatti, il 26enne domiciliato a San Marino, arrestato lo scorso giugno perché coinvolto in una maxi inchiesta sulle truffe telefoniche e trovato morto dopo quattro giorni di carcere nel bagno della sua cella nelle galere di massima sicurezza di Sollicciano (Firenze). Da allora, la madre di Niki, Ornella Gemini, ha intrapreso una battaglia legale e di comunicazione per conoscere la verità sul presunto coinvolgimento del figlio nelle truffe telefoniche e sulla morte del ragazzo.

Secondo la Procura di Firenze, il giovane si sarebbe suicidato, ma mamma coraggio ha fatto ricorso all’archiviazione del fascicolo. Ha poi presentato un’altra denuncia, questa volta a San Marino, sul furto a casa del figlio, nel suo appartamento di Serravalle. All’indomani della morte del giovane, infatti, i suoi parenti trovarono la sua abitazione completamente ripulita. Qualcuno ha voluto fatto sparire, insomma, non solo gli effetti personali del giovane Niki, collaboratore e consulente di alcune società sammarinesi, ma soprattutto quei computer che molto probabilmente avrebbero portato aiuto alle indagini ancora in corso. Del fascicolo sul furto a casa Gatti, si sta occupando il magistrato inquirente Roberto Battaglino. Mamma coraggio ha già annunciato che nei prossimi giorni verrà sul Titano per informarsi sulle indagini e per organizzare, assieme al comitato abruzzese “Giustizia e verità per Niki”, un altro sit in proprio a San Marino. Secondo la donna, il figlio non si sarebbe suicidato ma sarebbe stato ucciso. A tal riguardo, attraverso i suoi legali, ha anche presentato documentazione tale da provare a confutare le tesi secondo le quali Niki si sarebbe impiccato.

 

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