Morti contro guard-rail, il risarcimento arriva 20 anni dopo

(ANSA) – MODENA, 07 OTT – Anas dovrà risarcire per 250mila
euro i parenti di un diciannovenne deceduto in un incidente
stradale a Modena avvenuto più di vent’anni fa, il 5 marzo del
2000, sulla tangenziale Mistral a causa del quale perse la vita
anche una 17enne modenese che era al suo fianco sul sedile
passeggero (rimase ferita gravemente anche una terza giovane). È
la decisione della seconda sezione civile della Corte d’Appello
di Bologna che, come riporta la stampa locale, ha ribaltato la
sentenza di primo grado emessa dal tribunale di Modena che aveva
individuato nella velocità dell’auto (120 chilometri orari su un
tratto con il limite dei 70) la causa della duplice tragedia.
    Accogliendo il ricorso presentato dall’avvocato reggiano
Cristina Cataliotti, che rappresenta la famiglia del conducente
19enne, di Castellarano, la Corte d’Appello ha invece stabilito
che nel duplice decesso fu una concausa una interruzione del
guard rail. La barriera stradale contro la quale finì l’auto era
discontinua, con due segmenti separati da un ampio varco di 8-9
metri metri. L’auto finì proprio in quel segmento ‘vuoto’ e uno
dei vertici del guard-rail, non arrotondato, entrò dentro
l’abitacolo.
    “A causa dell’interruzione della barriera stradale – si legge
nella sentenza – questa non solo non è stata in grado di
assolvere alla funzione contenitiva, ma è divenuta essa stessa
causa diretta dell’evento mortale”. Amaro il commento del padre
del 19enne morto: “Da quel giorno abbiamo perso tutto, è passata
una vita”. “Finalmente è stata resa giustizia a chi la chiedeva
da vent’anni”, aggiunge l’avvocato Cataliotti. La responsabilità
di Anas è stata riconosciuta al 30%. Ad entrambi i genitori
andranno 99.824 euro, 31.943 alla sorella convivente e 15.971
all’altra sorella non convivente del 19enne. (ANSA).
   


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