Muhammad Ali, leggenda del pugilato mondiale, è morto all’ospedale di Phenix dove era stato ricoverato due giorni fa per problemi respiratori aggravati dal morbo di Parkinson di cui soffriva da oltre 30 anni.
Muhammad Ali era entrato in ospedale a Phoenix per problemi respiratori, resi più acuti dal morbo di Parkinson che gli è stato diagnosticato sin dagli anni 80. Il portavoce del 74enne Ali aveva affermato che il ricovero stesso era già programmato da tempo e che non c’erano eccessive preoccupazioni. Nel 2015 Ali era stato ricoverato diverse volte per alcune infezioni. Ma nella notte, una fonte vicina alla famiglia del pugile aveva rivelato che la leggenda mondiale del pugilato “era ormai in fin di vita. Per lui, purtroppo, è questione di ore”, aveva aggiunto. E in serata alcuni familiari erano accorsi al capezzale del pugile. La fonte ha dichiarato di aver parlato direttamente con la moglie di Muhammad Ali, Lonnie. Secondo quanto gli avrebbe rivelato la donna, erano già in corso i preparativi per il funerale. La morte del campione mondiale è avvenuta poco prima dell’alba (in Italia).
L’ultima
apparizione in pubblico dell’ex campione dei pesi massimi è stata il 9 aprile scorso in occasione di una serata di raccolta fondi contro il Parkinson: Ali è sembrato estremamente debole. In precedenza, ultima occasione ufficiale era stata lo scorso ottobre nella sua città natale, Louisville nel Kentucky, in occasione del tributo di ‘Sports Illustrated’ nei suoi confronti: insieme a lui erano presenti i suoi grandi avversari George Foreman e Larry Holmes.
