
(ANSA) – BOLOGNA, 17 FEB – Con oltre 25mila visitatori si è
chiusa lunedì a Palazzo Fava a Bologna, dopo due proroghe, la
mostra ‘La Riscoperta di un Capolavoro’ dedicata alla
ricomposizione, dopo 300 anni, del Polittico Griffoni di
Francesco del Cossa ed Ercole de’ Roberti. La perfetta
riproduzione del Polittico, una vera e propria
ri-materializzazione fisica realizzata da Factum Foundation
attraverso le più avanzate tecnologie digitali, entrerà a far
parte della collezione permanente di Palazzo Pepoli. Museo della
Storia di Bologna, a partire dalla primavera.
Le 16 tavole tornano così ai Musei proprietari (National
Gallery di Londra, Pinacoteca di Brera di Milano, Louvre di
Parigi, National Gallery of Art di Washington, Collezione
Cagnola di Gazzada, Musei Vaticani, Pinacoteca Nazionale di
Ferrara, Museum Boijmans Van Beuningen di Rotterdam, Collezione
Vittorio Cini di Venezia) dopo oltre un anno di permanenza nelle
sale del Piano Nobile di Palazzo Fava, ma sono stati appena 178
i giorni effettivi di apertura, nel susseguirsi di divieti e
chiusure fin dall’inizio e soprattutto negli ultimi mesi. ‘La
riscoperta di un capolavoro’ è anche la prima mostra di Genus
Bononiae di cui resta un prodotto permanente: rimarrà infatti
attivo il virtual tour, un’esperienza digitale che apre le porte
di Palazzo Fava a quanti non hanno potuto visitare l’esposizione
e che vuole diventare anche strumento di divulgazione per il
mondo della scuola.
“Dalla riapertura dell’1 febbraio – commenta il presidente di
Genus Bononiae, Fabio Roversi Monaco – si sono contati centinaia
di ingressi giornalieri: un indicatore di quanto le persone
abbiano desiderio di tornare ad acquisire vera cultura. Resterà
l’orgoglio di aver realizzato un’impresa complessa, che
evidenzia Genus Bononiae come interlocutore accreditato e
autorevole dei principali musei internazionali e che, in altre e
più felici circostanze, avrebbe contribuito certamente a portare
un significativo afflusso di turisti a Bologna”. (ANSA).
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