
(ANSA) – PARMA, 01 SET – Dal 6 settembre al 18 ottobre lo
Csac-Centro Studi e Archivio della Comunicazione dell’Università
di Parma presenta all’Abbazia di Valserena il secondo
appuntamento del programma di residenze d’artista ‘Through time:
integrità e trasformazione dell’opera’, realizzato in occasione
di Parma Capitale Italiana della Cultura 2020+21, che vede la
partecipazione di Massimo Bartolini, Luca Vitone ed Eva
Marisaldi. L’Archivio-Museo Csac conserva, a partire dal 1968,
oltre 12 milioni di pezzi suddivisi in cinque sezioni: Arte,
Fotografia, Media, Progetto e Spettacolo.
Dopo Massimo Bartolini, che il 16 febbraio ha inaugurato
l’installazione ‘On Identikit’ (chiusa con due settimane di
anticipo, causa emergenza sanitaria, l’8 marzo), a confrontarsi
con questo patrimonio sarà – con la mostra ‘Il Canone’ –
l’artista genovese Luca Vitone, 56 anni, già protagonista di una
residenza allo Csac nel 2017. ‘Il Canone’ è un omaggio al
concetto stesso di archivio a partire dal furgone utilizzato
fino all’inizio degli anni 2000 dallo Csac per il trasporto e
l’acquisizione delle opere e degli archivi: il mezzo sarà
allestito nell’imponente navata centrale della Chiesa abbaziale,
seguito da una lunga “parata” di lavori e progetti che
rappresentano un ampio spettro della ricerca artistico-culturale
italiana del Novecento.
Nella visione di Vitone il furgone rimanda concettualmente
all’opera ‘Das Rudel’ di Joseph Beuys del 1969, in cui 24 slitte
in legno fuoriescono da un vecchio furgoncino Volkswagen. Come
per Beuys, anche in questo caso, le 24 opere e oggetti che il
furgone dell’Università di Parma lascia dietro di sè sono
collegate a episodi autobiografici dell’artista o ad autori che
hanno segnato la sua crescita artistica, riscoperti all’interno
degli archivi Csac. Tra questi Ugo Mulas, Alighiero Boetti,
Lucio Fontana, Mario Schifano, Luigi Ghirri, Giosetta Fioroni,
Michelangelo Pistoletto, Ettore Sottsass jr./Sottsass Associati
e la rivista satirica ‘Il Male’. (ANSA).
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