
Il Museo Diocesano di Imola ha intrapreso da alcuni anni un cammino alla riscoperta di materiali artistici, perlopiù sacri, che per consuetudine sono inseriti nel novero delle cosiddette arti minori: l’ultimo esempio, e prima esposizione temporanea del 2020, è la mostra ‘Exultate et jubilate’, dedicata ai vasi portapalma dal 17/o al 19/o secolo, in programma dal 19 maggio, senza inaugurazione ufficiale a causa dell’emergenza Covid-19, al 13 agosto.
Il vaso portapalma è un vaso d’altare per disporre i rami d’ulivo o di palma nel tempo pasquale: fin dall’antichità la palma è stata simbolo di vittoria e con lo stesso significato fu adottata nel Cristianesimo come attributo dei martiri e del trionfo di Cristo sulla morte. A Imola ne saranno in mostra oltre cento, di 50 fogge diverse, realizzati in vari materiali (soprattutto legno intagliato dorato o argentato, ma anche lamina metallica sbalzata, cesellata e argentata, fino al bronzo) e di differenti dimensioni, da pochi centimetri a oltre 70 di altezza.
—
Fonte originale: Leggi ora la fonte