«IL TITOLO? Devo solo provarci. Già era difficile prima, adesso lo sarà ancora di più». Vale è «più deluso che arrabbiato». Perché «non posso giocarmi una chance che mi ero costruito da inizio anno. Mi è stata tolta la possibilità di lottare per il titolo ad armi pari. Ma è così, bisogna accettarlo». La decisione del Tribunale arbitrale per lo sport è arrivata nel primo pomeriggio. Respinta la richiesta di sospensiva della sanzione dopo il fattaccio, col campione in carica Marc Marquez, di Sepang perché «le condizioni non erano soddisfatte» e quindi «viene confermata la decisione dei Commissari sportivi della Fim di imporre 3 punti di penalità (sul patentino di pilota,
ndr) a Valentino Rossi. Di conseguenza – scrivono da Losanna – Valentino Rossi partirà in ultima posizione nella griglia di partenza nell’ultimo Gp della stagione (e dovrà difendere i sette punti che ha di vantaggio in classifica su Lorenzo, ndr)». E «questo renderà tutto più difficile ma siamo qui, daremo il massimo per arrivare competitivi alla gara. Poi partiremo e vedremo cosa accadrà. Domenica sera tirerò le somme».
IL DOTTORE venderà cara la pelle. C’è in ballo l’impresa epica del decimo Mondiale da mettere in bacheca. E davanti agli oltre 110mila tifosi attesi nello ‘stadio’ di Valencia «credo e spero ci sarà un bello spettacolo senza alcun problema». Della ‘guerra’ Italia-Spagna e della Malesia hanno avuto tutti il consiglio di non parlare. Però Vale non nasconde «l’unico rimpianto di essere andato largo e di non aver seguito la mia traiettoria». Meglio guardare avanti. Innanzitutto senza pensare che «la risposta definitiva del Tas non è ancora arrivata perché per ora hanno solo confermato che devo partire ultimo». Nei prossimi mesi, però, quel parere arriverà e non potrà cambiare il risultato di domenica: «Vedremo quale sarà il mio stato quando succederà». Per ora «io e il mio team dobbiamo restare concentrati, sfruttare al massimo le sessioni di prova e fare la miglior gara possibile recuperando il maggior numero di posizioni». La strategia? «Quando parti ultimo hai poco da pianificare, i rischi sono superiori ma la gara è lunga e non voglio preoccuparmi degli altri piloti – chiarisce Rossi –. Mi aspetto che facciano la loro corsa, toccherà a me essere veloce per recuperare in fretta. Il resto dipenderà da Lorenzo».
APPUNTO, Jorge. Il compagno di squadra diventato rivale. Il nemico che si scusa solo del pollice verso contro Vale sul podio di Sepang, che «posso essere più o meno d’accordo ma voglio rispettare il Tas» e che è «pronto a realizzare un altro sogno (il quinto Mondiale, ndr)». «Anche se Valentino partirà ultimo non cambierò la mia strategia proprio adesso: darò il massimo dal primo all’ultimo giro». Anche Rossi non fa una piega: «Tutto quello che è successo non cambia la mia passione e il mio atteggiamento in gara – assicura –. Aver visto che col passare dei giorni la gente ha capito quello che è successo è una piccola consolazione, ma avrei preferito non essere consolato. Affronterò il weekend come sempre. Comunque vadano le cose correrò anche l’anno prossimo, ho un contratto, poi vedrò se continuare o meno». Certo, questo fine settimana «la pista non è fra le mie preferite ma l’anno scorso è andata bene. È vero che nel 2006 partivo dalla pole, ma ho perso il mondiale (vinto da Nicky Hayden con la Honda, ndr), quest’anno è tutto al contrario. Chissà…».
La Repubblica