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Francesco Bagnaia (Ducati) cerca subito il riscatto dopo la debacle del Sachsenring e conferma con il miglior tempo del venerdì di Assen con un 1:33.274 con cui si mette alle spalle Aleix Espargaro (Aprilia Racing) e il leader della classifica mondiale Fabio Quartararo (Yamaha).
Bagnaia e il compagno di box Miller avevano dettato il passo nel corso della mattinata segnata dalla pioggia, assente invece in FP2. Nella sessione pomeridiana Johann Zarco (Prima Pramac Racing) gira in 1’39” mentre Luca Marini (Mooney VR46 Racing Team) è il primo a montare le slick e a realizzare un 1:38.880 approfittando della pista che si va asciugando. Marini poi piazza un 1:37, migliorato poi da Miller, Marco Bezzecchi (Mooney VR46 Racing Team), Miguel Oliveira (Red Bull KTM Factory Racing), Quartararo e Aleix Espargaro in 1:33.652.
Non è sicuramente il miglior venerdì di Enea Bastianini, protagonista sfortunato di una caduta importante fortunatamente senza riportare conseguenze. Chiude la sua giornata in netto recupero, con tanti giri in una fp2 con pista in deciso miglioramento e un crono finale di 1’34.316, che gli vale l’11/a posizione. Più costante il day1 di Fabio Di Giannantonio, che ha lavorato come da programma oggi senza intoppi, trovando buone sensazioni più sul bagnato delle fp1 che sul “semi-asciutto” del pomeriggio. Il suo 20º tempo finale non preoccupa con la Q2 attualmente lontana poco più di mezzo secondo.
“Sono abbastanza contento ma non è la velocità che ci manca”, le parole di Bagnaia. Soddisfatto anche Aleix Espargarò, soprattutto per la tenuta della moto sul bagnato: “Quest’anno faticavamo sul bagnato – le sue parole -. E’ una notizia importante perché nella seconda parte della stagione aumenta la possibilità di gare bagnate”.
Solo la Honda non ha saputo approfittare dell’opportunità: ancora in difficoltà la casa giapponese non vede nessuno dei suoi piloti nelle prime dieci posizioni (nel pomeriggio Alberto Puig, team manager del team HRC ha spiegato le difficoltà del momento in una conferenza stampa organizzata dalla casa giapponese). Solo dodicesimo Nakagami, quattordicesimo Alex Marquez (che aveva chiuso la mattinata con il quarto tempo), diciannovesimo Pol Espargaró (anche lui meglio al mattino) e ventiquattresimo il collaudatore Stefan Bradl, chiamato a sostituire Marc Marquez.
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