Stoner, il Canguro Mannaro. Nel primo giorno di test d’una stagione che s’annuncia spettacolare ed equilibrata, con almeno 4 piloti – Marquez, Rossi, Lorenzo, Vinales – a giocarsi il titolo, il più veloce è uno che non corre una gara ufficiale da quattro stagioni e mezzo, e che anche quest’anno resterà ai box. Casey Stoner, 31 anni e 2 mondiali vinti, oggi collaudatore di lusso per la Ducati, segna il miglior tempo sulla pista malese di Sepang che in questi giorni ospita le prove d’esordio 2017.
L’australiano con la Gp17 ha preceduto un altro ducatista, Andrea Dovizioso, secondo a poco più di un decimo ma a sua volta in grado di scendere sotto i 2 minuti a giro. La giornata, interrotta metà pomeriggio da un acquazzone, ha confermato le prodigiose capacità di adattamento di Maverick Vinales, che già a novembre – dopo essere salito per la prima volta su di una Yamaha – aveva mostrato di sentirsi perfettamente a suo agio. Lo spagnolo ha firmato il terzo tempo assoluto, a mezzo secondo da Stoner ma decisamente più veloce dei rivali diretti: Valentino Rossi, il compagno di squadra, è ottavo (ad oltre un secondo) giusto davanti a Marc Marquez di 42 millesimi, mentre Jorge Lorenzo chiude più lontano – diciassettesimo – a un secondo e 7 decimi. Il maiorchino deve ancora adattarsi al gioiello di Borgo Panigale.
Giornata positiva anche per Andrea Iannone, a sua volta agli inizi con la Suzuki: l’abruzzese, che lo scorso anno con la Rossa aveva vinto il gran premio d’Austria, è quinto a 8 decimi e davanti all’inglese Cal Crutchlow, il migliore delle Honda. Sorprendente il settimo posto del tedesco Jonas Folger, all’esordio in MoroGp su una Yamaha Tech 3, mentre Pedrosa chiude tredicesimo e l’Aprilia di Aleix Espargarò (quindicesimo) fa meglio del fratello Pol che gli è subito dietro con la nuovissima Ktm.
Rossi: “Yamaha molto migliorata” – “Meno male che Casey anche quest’anno non corre…”, sorride Valentino commentando il miglior tempo di Stoner. Il pesarese, ottavo crono, traccia un bilancio positivo al termine della prima giornata di test della stagione 2017. “Mi sembra che la Yamaha abbia fatto dei progressi in accelarazione sulla velocità massima. Mi piace. E’ una noto fatta bene, anche nei minimi particolari”. Una bella sorpresa, la definisce. “Peccato che oggi non stessi bene. Ho sofferto di un fortissimo mal di testa, è per questo che mi sono presentato in ritardi al via. E ancora non è passato: sono riuscito a fare solo pochi giri, però le sensazioni in sella sono buone. La M1 è migliore rispetto a quella dell’anno scorso, hanno lavorati tanto sull’elettronica e l’assenza delle ‘alette’ non si nota”. Domani Rossi proverà un nuovo telaio. Il suo compagno di squadra, Vinales, è andato forte. Non altrettanto Lorenzo. “Maverick è veloce, e in un certo senso il suo modo di guidare è simile al mio. Jorge ha bisogno di tempo, passare alla Ducati non è mai facile”. Sì, Vinales continua ad essere il pilota Yamaha più veloce. “Una moto impressionante, che va forte dal primo all’ultimo giuro e con tutte le gomme. Ma posso fare molto meglio, soprattutto in frenata”.
Lorenzo: “Con la Rossa è tutto diverso” – Lorenzo invece ha scoperto quanto è diversa la Ducati. “Quando ci ero salito sopra, a novembre, mi era sembrato tutto molto facile ed ero stato veloce. Qui in Malesia è diverso. Le differenze rispetto alla Yamaha sono enormi, ci vorrà uno stile di guida opposto a quello che usavo fino a qualche mese fa”. Il maiorchino giura che è pronto. “Dovrò lavorare moltissimo su di me, su mille dettagli: con la Rossa puoi frenare molto dopo in curva, mentre la M1 manteneva una buona percorrenza però dovevi rallentare in anticipo”. Jorge sottolinea i progressi fatti nel corso della giornata: aveva cominciato prendendo 3 secondi e passa dai migliori, ha chiuso dimezzando il gap. “E purtroppo la pioggia ci ha fermato. La Gp17 è veloce, devo solo adattarmi”. Il suo compagno di squadra, che al contrario è andato benissimo, gli fa da sponda: “Lorenzo non deve allarmarsi, è solo questione di tempo: passare in Ducati significa un cambiamento enorme, ma presto sarà tutto più facile”. La Repubblica