Il Chelsea non è ancora guarito. Tutti i dubbi legati al (non) mercato di Mourinho tornano di attualità dopo il tonfo dell’Etihad Stadium, al termine di una settimana caratterizzata dall’incredibile braccio di ferro tra lo Special One e la dottoressa Eva Carneiro. Chelsea senza medico tanto che ieri lo staff medico del City è dovuto entrare in campo a soccorrere Cahill e Diego Costa. I campioni d’Inghilterra cedono di schianto contro il Manchester City dell’acerrimo rivale Manuel Pellegrini e per la terza gara ufficiale – due giornate di Premier più il Community Shield – devono lasciare il campo senza una vittoria. Non c’è praticamente storia, con uno dei pochi acquisti estivi dei «Blues», il secondo portiere Begovic, che tiene in vita i londinesi in tre occasioni sugli assalti del Kun Agüero.
L’ex estremo difensore dello Stoke City, fra i pali per la squalifica di Courtois, deve però arrendersi quando l’argentino aggiusta la mira: danza al limite dell’area e mancino lento ma chirurgico nell’angolo basso. Il vantaggio è sacrosanto, considerando anche la chance sprecata di testa da Yaya Touré. Ramires vede annullarsi il gol del pareggio, «Blues» pericolosi anche con Hazard in ripartenza, Hart respinge la minaccia e il City riesce a dilagare nel finale, grazie alle reti di Kompany e Fernandinho. I «Citizens» volano a quota 6 in classifica, agganciando l’anomalo tandem di vetta composto dai rivali cittadini del Manchester United e dalla rivelazione Leicester, guidato da Claudio Ranieri.
Nell’altra gara di giornata, l’Arsenal dimentica il ko maturato nell’esordio contro il West Ham: i Gunners si impongono in casa del Crystal Palace (in gol Giroud, pari di Ward, nella ripresa decisiva l’autogol di Delaney.
Fonte: IL TEMPO