A Mourinho serve un nuovo medico

File photo dated 01-01-2015 of Chelsea manager Jose Mourinho. PRESS ASSOCIATION Photo. Issue date: Tuesday July 28, 2015. Chelsea manager Jose Mourinho believes Arsenal are ready to challenge for the Barclays Premier League crown this season. See PA story SOCCER Chelsea. Photo credit should read Adam Davy/PA Wire.

Il Chelsea non è ancora guarito. Tutti i dubbi legati al (non) mercato di Mourinho tornano di attualità dopo il tonfo dell’Etihad Stadium, al termine di una settimana caratterizzata dall’incredibile braccio di ferro tra lo Special One e la dottoressa Eva Carneiro. Chelsea senza medico tanto che ieri lo staff medico del City è dovuto entrare in campo a soccorrere Cahill e Diego Costa. I campioni d’Inghilterra cedono di schianto contro il Manchester City dell’acerrimo rivale Manuel Pellegrini e per la terza gara ufficiale – due giornate di Premier più il Community Shield – devono lasciare il campo senza una vittoria. Non c’è praticamente storia, con uno dei pochi acquisti estivi dei «Blues», il secondo portiere Begovic, che tiene in vita i londinesi in tre occasioni sugli assalti del Kun Agüero.

L’ex estremo difensore dello Stoke City, fra i pali per la squalifica di Courtois, deve però arrendersi quando l’argentino aggiusta la mira: danza al limite dell’area e mancino lento ma chirurgico nell’angolo basso. Il vantaggio è sacrosanto, considerando anche la chance sprecata di testa da Yaya Touré. Ramires vede annullarsi il gol del pareggio, «Blues» pericolosi anche con Hazard in ripartenza, Hart respinge la minaccia e il City riesce a dilagare nel finale, grazie alle reti di Kompany e Fernandinho. I «Citizens» volano a quota 6 in classifica, agganciando l’anomalo tandem di vetta composto dai rivali cittadini del Manchester United e dalla rivelazione Leicester, guidato da Claudio Ranieri.

Nell’altra gara di giornata, l’Arsenal dimentica il ko maturato nell’esordio contro il West Ham: i Gunners si impongono in casa del Crystal Palace (in gol Giroud, pari di Ward, nella ripresa decisiva l’autogol di Delaney.

Fonte: IL TEMPO