Mourinho verso l’esonero: decisivo il match con il Liverpool

WCENTER 0XPKCESKEP                epa04993488 Chelsea's Manager Jose Mourinho reacts before the start of the English Premier League soccer match between West Ham United and Chelsea at The Boleyn Ground in London, Britain, 24 October 2015.  EPA/HANNAH MCKAY EDITORIAL -- USE ONLY. No use with unauthorized audio, video, data, fixture lists, club/league logos or 'live' services. Online in-match use limited to 75 images, no video emulation. No use in betting, games or single club/league/player publications

Dopo l’ennesima figuraccia, l’eliminazione in Coppa di Lega, solo una vittoria contro il Liverpool nel prossimo turno di Premier League potrà salvare la panchina di Josè Mourinho. Prosegue il periodo nerissimo dei Blues che martedì sera sono stati eliminati ai rigori dal Stoke in League Cup. In campionato la squadra di Mourinho è solo 15/esima, con appena 11 punti dopo 10 giornate. Anche al termine della gara al Britannia stadium Mou ha avuto modo di polemizzare con un giornalista che gli chiedeva un giudizio sulla difesa del Chelsea. Il tecnico portoghese non ha gradito e se n’è andato. Un altro sintomo dello stato di nervosismo del tecnico portoghese che ogni settimana trova nuovi nemici spuntare ovunque: Football Association, media, tecnici. Come se vivesse uno stato permanente di accerchiamento vittimistico. Da più parti trapelano indiscrezioni e veleni di dissapori tra il portoghese e lo spogliatoio. Voci seccamente smentite dall’interessato. «È molto triste sentir dire queste cose, non tanto per me quanto perchè è una mancanza di rispetto verso i giocatori – le parole di Mourinho -. Anzi per me sarebbe fantastico se fosse vero, perchè significherebbe che i risultati negativi arrivano perchè i giocatori sono contro di me. La verità è che i miei giocatori non fanno cose di questo genere, danno sempre il massimo». Sabato allo Stamford Bridge è di scena il Liverpool di Jurgen Klopp, uno dei nomi circolati in passato per la panchina del Chelsea. Oggi il candidato forte appare Carlo Ancelotti che – secondo il tabloid Sun – sarebbe pronto a considerare l’interruzione anticipata del suo anno sabbatico in caso di chiamata della sua ex squadra. Altri rumors che però Mou liquida con una scrollata di spalle: «Lo scorso anno, quando vincevamo, ci criticavano perchè dicevano che non giocavamo bene. Ora, anche quando giochiamo bene, ci criticano perchè non arrivano i risultati. Per me è una contraddizione».

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