Roma, 20 mar. “L’amministrazione penitenziaria con questo Governo ha fatto grandi passi avanti rispetto alle forti penalizzazioni del passato sia sul piano delle assunzioni sia su quello dei mancati investimenti in dotazioni e strumentazioni più moderne e efficaci”.
Così il deputato della Lega Jacopo Morrone in dichiarazione di voto sulla mozione di maggioranza riguardante la situazione nelle carceri, discussa alla Camera nella tarda mattinata di oggi.
Dopo aver citato “alcuni punti significativi dell’azione innovatrice di questo esecutivo”, indicando, tra gli altri, le nuove immissioni di personale, in particolare di agenti del Corpo di polizia penitenziaria, Morrone è passato al tema “delicatissimo” dei suicidi in carcere.
“Non vorrei entrare nella polemica dei numeri di questi gesti estremi – ha detto – per non trasformarli in un campo di battaglia dove prevalgono le strumentalizzazioni ideologiche a scapito della ricerca di soluzioni che non possono essere i provvedimenti ‘svuota carceri’. Escludiamo che il sovraffollamento penitenziario si combatta con iniziative contrarie al principio della certezza della pena, poiché la sanzione penale deve comunque essere proporzionata e non dare l’idea di uno Stato che, per meri limiti organizzativi, non persegue i propri obiettivi di legalità e sicurezza. Ma c’è anche un’altra ragione: i dati numerici, pubblicati dal ministero della Giustizia, non dimostrano un diretto nesso di causalità tra sovraffollamento e spinta suicidaria. Ogni suicidio è un dramma: banalizzare il problema adducendo un rapporto fittizio rischia di impedirne la soluzione. Al contrario servono analisi a 360 gradi per individuare i diversi fattori scatenanti di questi gesti estremi in modo da migliorare l’opera di prevenzione”.
Morrone ha poi affrontato il tema del sovraffollamento citando alcuni dati: al 18 marzo 2025 i detenuti presenti sono 62.142, di cui 19.621 stranieri: “un numero su cui riflettere”. La capienza regolamentare degli istituti penitenziari è di 51.323 posti, di cui 46.839 disponibili: “tutti i detenuti – ha spiegato – usufruiscono nelle camere di pernottamento di una superficie media di almeno 3 mq come da standard fissati dalla Cedu. Ma anche sul concetto di sovraffollamento ci sono fraintendimenti che puntano al sensazionalismo senza entrare nel merito. Riteniamo quindi positivo che il Governo come soluzione prioritaria abbia individuato un potenziamento dell’edilizia penitenziaria ma da combinare con l’obiettivo che almeno una parte dei detenuti stranieri, sconti la pena all’estero”.
IL NOSTRO SISTEMA CARCERARIO NON È DA TERZO MONDO
“È sbagliato rappresentare il sistema carcerario del nostro Paese come fosse da terzo mondo per un surplus di enfasi umanitarista o ideologica. L’approccio più pragmatico – ha aggiunto il parlamentare – è non perdere di vista la dimensione oggettiva del fenomeno, evitando risposte emergenziali che non risolvono il problema. Ci sono grandi margini di miglioramento e la strada per raggiungere questi obiettivi è comunque già stata imboccata”.
Passando al tema della giustizia minorile, Morrone ha rivolto “un particolare ringraziamento al sottosegretario Andrea Ostellari per la sua encomiabile azione per decongestionare le strutture custodiali minorili e renderle più efficienti sul piano trattamentale e rieducativo. Si tratta di una progettualità strategica importante anche a fronte della crescente criminalità giovanile collegata a fenomeni migratori incontrollati e a una mancata integrazione di giovani italiani di seconda e terza generazione”. Di qui l’enumerazione degli impegni richiesti al Governo che si possono sintetizzare nell’invito a “proseguire sulla strada tracciata potenziando le tante iniziative già intraprese che rispondono in pieno alle promesse fatte agli italiani”.
