Mps, obbligazionista lancia allarme: “Se la banca non si salva sarà una catastrofe nazionale”

monte paschi“Renzi e il ministro Padoan continuano a ripetere di stare tranquilli, ma a Siena si dice che a Tranquillo gli hanno fottuto la moglie”. Luca Bianchi è un contradaiolo ironico e sanguigno, molto attaccato alla sua città e alla banca che fino a pochi anni fa ne è stata il principale volano economico. “Il Monte dei Paschi è un boccone molto grosso, ha centinaia di migliaia di risparmiatori in portafoglio, altro che Banca Etruria, se non si salva è una catastrofe nazionale”, avverte. Bianchi ora ha 62 anni ed è collocato nel “fondo esuberi” dopo aver lavorato 36 anni come dirigente in Mps. La sua pensione arriverà, se tutto va bene, nell’ottobre del 2019. Nel frattempo, dopo una vita dietro lo sportello, ha investito anche tutto quello che aveva a Siena: “In piena crisi ho fatto due scelte, diciamo così controcorrente, comprarmi una casa nella mia contrada, la Torre e sottoscrivere obbligazioni del Monte dei Paschi per 24mila euro, ci ho messo pure il Tfr nell’aumento di capitale”.

Bianchi si ritrova oggi nel portafoglio seimila obbligazioni subordinate con scadenza 2018, il famoso upper Tier II e 20mila bond ordinari rimborsabili nel 2019. Ma non se ne pente. “La banca vale dieci volte di più della sua quotazione in Borsa, è ben radicata, devono solo fare di tutto per salvarla dal bail-in, ma certo se la Merkel continua a mandare letterine minatorie ce la faranno ad ammazzarla”. Non ha paura di perdere tutto? “Il risparmio si fonda sulla fiducia – ribatte sconsolato – certo che la gente ha paura ma quelli in Europa dovrebbero preoccuparsi di rilanciare l’economia, piuttosto che far fallire le banche e far chiudere le piccole imprese che non ce la fanno a ripagare i mutui dandole in pasto ai fondi avvoltoi”.

Per Bianchi la principale responsabile del dissesto di Rocca Salimbeni è la politica che ha sempre controllato l’istituto di credito. “Hanno cercato di spezzare il legame con la città e hanno messo a lavorare in banca persone incompetenti al posto dei vecchi che avevano un rapporto di amicizia con i cittadini per paura di perdere il controllo sulla banca e hanno cominciato a far cassa con le campagne-prodotto – va giù duro l’ex dipendente della banca senese – li hanno sostituiti con quelli che guardavano solo ai premi che potevano portare a casa vendendo tutto e a tutti e questo è il risultato”. Anche Bianchi, obbligazionista per scelta, vede nero: “Se salta Mps e il sistema bancario italiano andiamo incontro a una Brexit a catena”. E al premier consiglia: “Caro Renzi datti da fare, con il dissesto delle prime quattro banche ti sei fatto scavalcare dal Movimento 5 stelle, con Mps finisci sotto i Radicali” e soprattutto “per queste cose non ti fare consigliare da Verdini”.

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