FANO. Antonio Glauco Casanova si è spento nella serata dell’altro ieri all’età di 95 anni, a pochi giorni dal suo compleanno, nella casa a Roma. La salma è attesa a Fano, sua città natale, dove sarà salutata per l’ultima volta con gli onori dovuti alle persone di grande valore.
Il funerale sarà celebrato domani alle 15.30 in Duomo. Protagonista della Liberazione, è stato segretario particolare del ministro Luigi Preti alla fine degli anni Cinquanta e vice sindaco della nostra città durante la giunta del sindaco Guido Fabbri, dal 1961 al 1965. Lo si ricorda, fra le altre cose, per la battaglia contro i progetti che avrebbero urbanizzato gli orti di Sassonia, perché il centro storico sarebbe stato privato del suo respiro verso il mare. Fra il gennaio 1989 e il marzo 1993 diresse L’Umanità, il giornale del Psdi. Oltre che politico e giornalista, fu un saggista di levatura nazionale con una predilezione per la storia contemporanea del Paese. Trasferitosi a Roma da diverso tempo, aveva mantenuto in città la casa in via Girolamo da Fano e solidi rapporti di amicizia. Nel 1990 gli era stato attribuito il premio Fortuna d’Oro. Alla notizia della sua scomparsa, il sindaco Massimo Seri ha espresso «profonda commozione». Casanova è stato socio di Fondazione Carifano, il presidente Fabio Tombari ne ricorda il «segno indelebile lasciato nella cultura cittadina».
il Messaggero
