
(ANSA) – BOLOGNA, 25 DIC – “Come pensare Natale una notte di
luce e di chiarore quando si è perduti in un mondo che diventa
ostile indifferente, non c’è posto. Semplicemente, senza
spiegazioni, come un cartello esposto in cui c’è scritto che non
si affitta a forestieri. Come una fila senza fine e senza
diritti davanti ad un ufficio che decide il tuo futuro. Come un
porto chiuso, come una pratica di un ufficio che resta evasa. E
io che ho fame e devo scappare dalla guerra cosa faccio se lì
non c’è posto? Lo cerco lo stesso, in tutti i modi”. Lo ha detto
il presidente della Cei e arcivescovo di Bologna, Matteo Zuppi,
in un passaggio dell’omelia della messa della notte di Natale
nella cattedrale di San Pietro a Bologna.
“E perché non c’è posto? Molte volte in realtà c’è ma non
vogliamo avere problemi. E poi il mio ‘io’ il posto lo occupa
sempre tutto e ha paura di incontrare difficoltà e inizia ad
avere paura un po’ di tutti. Però se a cercare il posto fossimo
noi, o qualche nostro familiare troveremmo il posto. Scopriremmo
che si, forse si può fare. Scopriremmo che ce n’è tanto, come le
tante case vuote, i paesi disabitati, e qualche volta dobbiamo
dirlo come i cuori sfaccendati che finiscono per appassionarsi
di quello che non crea problemi perchè non vale”. (ANSA).
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