
(ANSA) – BOLOGNA, 24 DIC – “Gesù non viene in un posto
tranquillo, ma in un momento difficile. Nasce all’aperto, perché
i suoi erano diventati forestieri per colpa di un decreto. Deve
affrontare Erode e la strage degli innocenti, che possiamo
paragonarlo a una pandemia. Natale non è una bella storia
tranquilla, ma la lotta per la vita che Gesù fa sua per
insegnarci a lottare e a vivere. E per insegnarci che se viviamo
per noi stessi la lotta la perdiamo, che soltanto donando si può
vincere la lotta contro il male”. Sono le parole del cardinal
Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna nell’augurio rivolto alla
sua Diocesi attraverso l’emittente E’-Tv.
“Natale – dice Zuppi – ha un significato per tutto il mondo,
la pandemia ci aiuta a capire che il Signore viene per tutti e
che solo tutti insieme possiamo salvarci. E viene ad affrontare
il male”. Zuppi ha parlato anche del differente modo, rispetto
al solito, di vivere questo periodo natalizio viste le
restrizioni per il Covid. “A volte – dice – l’assenza ci fa
capire l’importanza di quello che volevamo presente. Succede
sempre così, quando perdiamo qualcosa ne capiamo il valore: vale
per le persone e per le abitudini, essere costretti a perdere
alcune abitudini ci fa capire la loro importanza e a cosa
servivano”. (ANSA).
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