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“Io credo che vada ribadito con forza che il sistema economico è strettamente correlato al fenomeno della natalità. C’è anche la possibilità di quantificare in qualche modo un modo quello che è l’impatto: da qui al 2042 con gli attuali tassi di fecondità il nostro Paese rischia di perdere per strada percentuali del Pil impressionanti, pari al 18%. Questo è un primo dato da cui partire”. Lo ha detto il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti in un videomessaggio agli Stati Generali della natalità in corso a Roma.
“Credo che di per sè una politica fiscale per la famiglia non sia l’elemento decisivo, ma è sicuramente importante. E quello che abbiamo già fatto, ma che soprattutto dovremo fare anche quando si discute di riforma fiscale complessiva è ragionare in modo corretto anche sotto il profilo economico e fiscale circa quello che è il concetto di reddito disponibile” ha aggiunto Giorgetti. “I metodi possono essere molteplici”, ha aggiunto: “io ritengo che l’importante sia discuterne, ma soprattutto mettere come priorità dell’agenda politica questa sfida”.
“Purtroppo non posso essere presente agli stati generali della natalità, avrei voluto poterlo fare anche perché qualche settimana fa ho cercato di introdurre nel dibattito politico un tema che è epocale, che riguarda anche la sopravvivenza della nostra società e anche la sostenibilità del sistema economico”. Lo ha detto il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti in un video messaggio agli Stati Generali della natalità in corso a Roma.
La ‘vera riforma previdenza è favorire la natalità’ “Da tanti anni la politica discute della sostenibilità del sistema previdenziale, a cui si è risposto nel tempo con le solite ricette, cioè l’innalzamento dell’età pensionabile, penalizzazioni per il pensionamento anticipato. Per carità tutti interventi che hanno permesso di correggere la curva e rendere più sostenibile il sistema previdenziale, ma è assolutamente innegabile che la vera riforma previdenziale in realtà è una riforma che promuova la natalità. Senza questo tipo di impostazione il sistema non regge”, ha detto il ministro. “Già oggi, se andassimo a vedere i numeri in senso aggregato, troviamo che su 100 pensionati abbiamo 111 occupati, in 39 province in Italia il numero dei pensionati è superiore al numero degli occupati. Non è che la soluzione possa essere semplicemente continuare ad aumentare i contributi previdenziali, anzi noi stiamo cercando di fare interventi di sollievo in senso contrario”, ha aggiunto.
Salvini, prevedere una detrazione di 10 mila euro per figlio “Prevedere una detrazione di 10 mila euro ogni figlio penso che metta d’accordo tutti. É uno degli obiettivi che ci siamo proposti. Giorgetti lo ha appena sentito. É uno dei temi che gli sta a cuore e dal desiderio si dovrà passare alla realizzazione. Ci sarà sempre qualcuno che eccepisce perché ha un figlio unico, ma si devono fare delle scelte”. Lo ha dichiarato il leader della Lega e vicepremier Matteo Salvini agli Stati generali della natalità a Roma, rispondendo a chi chiedeva un commento sulle detrazioni fiscali per favorire la natalità.
“Quello della natalità è un tema che potrebbe unire: possiamo avere idee diverse sulla politica ma se fra cinquant’anni saremo 11 milioni in meno non è un successo per nessuno” afferma il leader della Lega. “Nel decreto lavoro è previsto che i treni, fringe benefit, i bonus a chi ha figli possano essere esentati dalle tasse. Poi, per esempio, incentivare l’acquisto di auto a sette posti, è una scelta politica. Aiutare le donne che rischiano il percorso di vita con aiuti economici unisce colori politici diversi, l’anno fatto regioni governate dal centrodestra ma anche in Puglia”.
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